Il futuro del Food vede il cammino verso l’Industria 4.0 guidato da soluzioni integrate di processo e controllo intelligente, utili per collegare processi finora gestiti separatamente.

L’obiettivo, come spesso accade, è portare maggiore agilità, flessibilità ed efficienza per fornire una visione unica delle operazioni, ma anche comunicazioni più fluide tra le persone, i dati e le risorse. Il tutto con evidenti vantaggi, tra cui:

  • Collaborazione in tempo reale;
  • Ottimizzazione continua dei processi;
  • Maggior rendimento e produttività della forza lavoro;
  • Mitigazione dei rischi per la sicurezza.

Non è dunque un caso che, sul fronte delle tecnologie al servizio del distretto alimentare, molta eco si sia creata attorno all’efficientamento della produzione e all’integrazione del mondo delle tecnologie informatiche (IT, Information Technology) con il controllo e l’automazione delle operation (OT, Operational Technology).

Buona parte dei reparti di ricerca e sviluppo del settore è impegnata a sviluppare specifici sistemi robotizzati in grado di manipolare i prodotti alimentari con la massima efficienza, anche in condizioni sterili. Parliamo di soluzioni robotizzate dotate della massima flessibilità, semplicità e velocità, che permettono di rispondere alle esigenze di una produzione sempre più “on demand”, ovvero su richiesta.

Riempimento, chiusura, pallettizzazione e trasporto si susseguono in fasi che, per essere eseguite al meglio, necessitano di strumenti precisi e affidabili.

A questi si abbina l’uso di sistemi di visualizzazione grafica che permettono di tenere sotto controllo i processi di produzione, ma anche di monitorare in maniera integrata i dati sulla produzione e la diagnostica dell’impianto. In questo senso, la Machine Automation applicata al comparto alimentare, non è soltanto attenta a elementi “chiave” come ripetibilità e tracciabilità, ma propone anche una produzione ottimizzata per garantire, per esempio, lo svolgimento automatico di diverse tipologie di incarto.

 

Efficienza energetica

Oggi, però, la gestione ottimizzata dei macchinari industriali si sposa sempre più di frequente anche con la ricerca di una miglior efficienza energetica.

Specie nell’industria alimentare, dove i quantitativi di materie e materiali movimentati sono rilevanti, chi non ottimizza questo aspetto può vedere i costi energetici arrivare a incidere fino al 90% del costo della produzione.

In questo senso, così come i nuovi sistemi di Energy Management sono in grado di interpretare i dati per trasferire l’energia in eccesso in altre fasi del processo produttivo, migliorando l’efficienza complessiva dell’impianto, anche la Remote Production Assistance (l’assistenza in remoto alla produzione) sta portando enormi benefici al settore, contribuendo a contenere i fermi non pianificati.

In un’ottica più generale, diventa così possibile realizzare prodotti e servizi personalizzati riducendo i costi di manutenzione e massimizzando il rendimento delle linee di produzione. Non senza un evidente impatto positivo anche sui servizi di post vendita, che diventano più tempestivi e precisi.

 

Tracciabilità garantita

Sempre in ambito Food, poi, le specificità collegate alla tipologia di prodotti richiede un’attenzione particolare ai sistemi di tracciabilità, ovvero all’identificazione di tutti i processi produttivi e di trasformazione coinvolti nella realizzazione del prodotto alimentare.

In questo caso, ottenere la massima trasparenza su tutta la filiera significa fare affidamento su tecnologie di automazione connesse, sicure, flessibili e intuitive realizzando diversi obiettivi:

  • Ottenere informazioni dettagliate e trasparenti in tempo reale per il rispetto degli standard qualitativi;
  • Identificare puntualmente i singoli prodotti in caso di non conformità o di anomalie qualitative;
  • Aumentare l’efficienza dei processi produttivi in funzione dei volumi di produzione ottimizzati per i mercati di riferimento;
  • Adeguare rapidamente la produzione ai nuovi prodotti e volumi o alle personalizzazioni dei mercati.

Un’automazione più connessa – ossia in grado di raccogliere dati da ogni singola fase di produzione e renderli facilmente fruibili dagli operatori – assicura processi produttivi più integrati a monte (con i fornitori) e a valle, fino alla logistica e oltre.

Così come la digitalizzazione si sta dimostrando lo strumento “giusto” per rispondere alla crescente esigenza di soluzioni personalizzate in ambito Food, così la Machine Automation consente di garantire tutta una serie di vantaggi.
Tra questi, la possibilità di eseguire operazioni di drill down (ossia di esplosione del dato nelle sue determinanti) a supporto di un miglior processo decisionale, con una significativa riduzione del time-to-value. Ma anche di prendere decisioni più accurate, basate su informazioni più precise e puntuali grazie all’uso di sensori ottici, reti wireless, tecnologie RfID, cloud computing, software di configurazione e monitoring.

Grazie a quest’ultime diventa possibile connettere l’intera fabbrica adattando rapidamente la produzione al tipo di lavorazione, ai volumi o ai ritmi tipici dell’industria alimentare. Il tutto condito, sempre di più, anche da tecnologie di Industrial Internet of Things (IIoT), per migliorare efficienza e qualità in produzione e garantire controlli di qualità automatizzati.

Investire su sistemi di Machine Automation, in grado di acquisire i dati e controllare i processi produttivi in ambito Food, significa, a conti fatti, gestire la tracciabilità, governare le fasi di pianificazione e controllare la manutenzione con un occhio attento ai consumi energetici degli impianti.

Ma un approccio prettamente tecnologico da solo non basta.
La Smart Factory, la cosiddetta “fabbrica intelligente” si concretizza a patto di applicare i principi lean a livello culturale, gestionale e di processo.

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