In un mondo dove la sostenibilità diventa sempre più un imperativo, anche il settore del manufacturing è chiamato a rivedere i propri paradigmi, orientandosi verso pratiche più rispettose dell'ambiente.
Il passaggio a un’economia circolare, necessario alla luce dell’insostenibilità del modello economico lineare, pone per le aziende diverse sfide. Dalla riduzione dei consumi energetici, all’integrazione delle fonti rinnovabili, fino alla rigenerazione dei componenti e delle tecnologie di automazione impiegate nei processi.
La transizione sostenibile impone l’adozione di un percorso strategico e olistico in grado di abbracciare tutti i suoi aspetti e le sue dimensioni (sociale, economica e ambientale). In un tale contesto diventa ancora più importante il ruolo degli attori degli ecosistemi industriali e, in particolar modo, dei fornitori di tecnologie. Attraverso prodotti e servizi orientati alla circolarità, questi attori si propongono infatti come agenti del cambiamento, in grado di promuovere sostenibilità lungo la loro supply chain.
L’importanza della seconda vita dei materiali nel re-manufacturing
Questo cambiamento trova un fertile terreno di applicazione nella seconda vita dei materiali, un concetto che si sta affermando come pilastro della produzione sostenibile.
La sostenibilità nel remanufacturing non si limita semplicemente all'uso di energie rinnovabili o alla riduzione delle emissioni, ma abbraccia una visione più ampia che include l'intero ciclo di vita dei prodotti.
In questo contesto, la seconda vita dei materiali assume un'importanza fondamentale. Il tema della gestione delle risorse è infatti una delle sfide più complesse all’interno del più ampio discorso della sostenibilità ambientale.
Da un lato, con Industria 4.0 si è portata intelligenza e connettività all’interno delle fabbriche. La digitalizzazione di processi e delle tecnologie impiegate in essi, come le componenti elettromeccaniche, ha infatti abilitato diversi vantaggi che, a loro volta, sono volano di sostenibilità, come:
- il monitoraggio dello stato di salute dei macchinari e dei componenti di automazione. La possibilità di intervenire prima del verificarsi di un guasto consente di ridurre i fermi macchina, pianificare la manutenzione in base ai bisogni effettivi, riducendo così anche le parti di ricambio necessarie (a vantaggio di una maggiore sostenibilità economica e ambientale dei processi)
- un utilizzo dell’energia più smart, in grado di recuperare energia e di integrare anche energia rinnovabile all’interno dei processi
- riduzione dell’ingombro dei sistemi di automazione, a vantaggio di una riduzione dell’hardware necessario e di maggiore flessibilità delle linee produttive o dell’ottimizzazione degli spazi dei magazzini
Tuttavia, le tecnologie digitali richiedono, a loro volta, l’utilizzo di componenti e materiali spesso difficili da reperire - si pensi, ad esempio, alle terre rare necessarie per produrre chip -, la cui rigenerazione non va di pari passo con la domanda.
Senza un approccio sostenibile all’utilizzo e la gestione delle risorse, dunque, la digitalizzazione rischierebbe di aggravare alcuni problemi ambientali, pur risolvendone altri.
Il ruolo dei fornitori di automazione nella gestione sostenibile dei materiali
In un contesto di economia circolare, è tutto il ciclo di vita del prodotto che deve essere ripensato in ottica sostenibile. La sostenibilità deve essere infatti pensata “by design” già nella progettazione dei componenti che andranno ad alimentare i sistemi di automazione.
Questi non devono unicamente abilitare maggiore efficienza ma devono, a loro volta, essere progettati e sviluppati in un’ottica di riduzione dei materiali utilizzati e dell’impatto del processo produttivo sull’ambiente.
Su questa linea, un aspetto cruciale che merita attenzione è l'importanza dei servizi di remanufacturing offerti dai fornitori di automazione. Il remanufacturing, o ricondizionamento, non solo prolunga la vita dei componenti ma riduce significativamente la necessità di estrarre e processare materie prime.
I servizi di remanufacturing permettono di recuperare componenti e prodotti a fine vita, restituendoli a uno stato "come nuovo". Questo processo include la pulizia, la riparazione, la sostituzione di parti usurate e l'aggiornamento con le ultime tecnologie. Il componente ricondizionato viene quindi riportato a uno stato “come nuovo” – e godrà della stessa garanzia -, a un costo e un dispendio di risorse inferiori.
In un settore come quello dell'automazione, dove la precisione e l'affidabilità sono di fondamentale importanza, il remanufacturing offre una soluzione sostenibile che non compromette la performance.
Sperimentare e comunicare la sostenibilità
In questo contesto di crescente consapevolezza e impegno verso la sostenibilità, i fornitori di tecnologie giocano un ruolo indispensabile sia nell'innovazione che nella comunicazione delle pratiche sostenibili.
È infatti importante scegliere un partner in grado non solo di sviluppare soluzioni sostenibili, ma anche di comunicare efficacemente questi valori ai clienti e al mercato. Questo include la trasparenza riguardo alla provenienza e ad una gestione etica dei materiali, dei processi di produzione e della logistica , nonché l'informazione su come i prodotti possono essere restituiti per il remanufacturing o riciclati a fine vita.
Ma non solo, perché in un contesto industriale in evoluzione, dove la sostenibilità è sempre più declinata anche a livello sociale, è altrettanto importante coinvolgere la forza lavoro nel cambiamento. Il ruolo degli attori dell’ecosistema aziendale diventa quindi importante anche nel mettere al centro la forza lavoro in ambienti lavorativi sempre più ibridi, attraverso percorsi di reskilling e upskilling.
Attraverso partnership strategiche, programmi di formazione e iniziative di sensibilizzazione, i fornitori di tecnologie hanno l'opportunità di elevare l'importanza della sostenibilità all'interno dell'ecosistema industriale, incoraggiando altri attori a seguire l'esempio e ad adottare pratiche più rispettose dell'ambiente.