Ottimizzare i processi produttivi è una priorità costante per tutte le aziende che operano nel mondo alimentare. La crescente domanda di flessibilità ed efficienza richiede soluzioni innovative che possano adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del settore, sia in termini di produttività, sia per ciò che riguarda la riduzione dei costi.

È soprattutto la volontà di accedere a nuovi mercati sempre più competitivi a spingere le aziende del settore a rivedere le proprie linee di produzione, spesso attrezzate con macchinari e tecnologie datate. In questo senso, ricorrere a un retrofit intelligente si configura in molti casi come il modo migliore per aggiornare impianti e sistemi preesistenti senza oneri eccessivi, effettuando cioè solo quegli investimenti mirati che possono garantire maggior efficienza energetica, flessibilità operativa e controllo automatizzato.

Ma non solo. Insieme al revamping, il retrofit è uno dei paradigmi della transizione all’Industria 5.0, quel modello di impresa che guarda non solo all’efficienza e alla produttività ma anche al concetto di sostenibilità. Le caratteristiche rigenerative della trasformazione industriale, si legge nel Policy Paper della Comunità Europea 2022, consentono di abbracciare l’economia circolare e i cicli di retroazione positiva non come un ripensamento, ma come un pilastro fondamentale della progettazione di intere catene del valore.

Un interesse confermato dalle stime dell’European Re-manufacturing Network, in base alle quali il mercato del re-manufacturing passerà dai 30 miliardi di euro del 2015 ai 90 del 2030, generando circa 600.000 posti di lavoro, anche grazie agli incentivi del Piano Transizione 5.0.


Come migliorare lo status quo degli impianti

Fra i vari interventi di retrofit praticabili nel mondo del food, uno ruolo cruciale è rivestito dalla machine automation. I sistemi di meccatronica di ultima generazione sono concepiti by design per migliorare il livello tecnologico dei sistemi di partenza, consentendo alle linee di produzione di adattarsi rapidamente a nuovi prodotti, formati di imballaggio e requisiti di produzione.

Sostituire vecchi motori con versioni più efficienti, ad esempio, è un modo ormai collaudato per ridurre i consumi energetici e migliorare la qualità delle produzioni. Si tratta di una modalità di upgrade particolarmente apprezzata soprattutto nel mondo del packaging alimentare, un ambito nel quale l’abbattimento dei tempi di fermo macchina per manutenzione e una maggiore flessibilità nella gestione della produzione rappresentano spesso i primi requisiti per la competitività.

L’integrazione di motori brushless di ultima generazione con classe di rendimento IE5, ad esempio, consente di abbattere gli impatti energetici e di garantire una regolazione più accurata della velocità e della tensione del film di confezionamento, riducendo gli sprechi e migliorando la presentazione del prodotto finale. Nel trattamento di prodotti in vaschetta o in busta, inoltre, è possibile pervenire a un controllo più preciso del flusso e, di conseguenza, a una distribuzione più uniforme in grado di ridurre il rischio di danneggiamenti o fuoriuscite, soprattutto quando il prodotto è allo stato liquido e semiliquido. A tutto vantaggio dell’efficienza ma anche della qualità e della sicurezza del risultato finale.


Quando l’efficienza passa dalla scelta dell’azionamento

Fondamentale è il concetto di unità meccatronica: un unico sistema in grado di radunare al suo interno un motore brushless, un riduttore ad assi paralleli e un azionamento integrato sul motore disponibile in diverse taglie di potenza intercambiabili tra di loro. Questo concetto trova la sua massima espressione in MOVIGEAR®, il sistema di azionamento meccatronico con elettronica integrata nel motore (o nel quadro elettrico) che sfrutta un modello “decentralizzato” per ridurre costi e consumi energetici.

L’offerta MOVIGEAR® comprende la versione classic – che può essere combinata in modo intelligente con un convertitore di frequenza installato vicino al motore o nel quadro di comando – e la versione performance, particolarmente indicata per applicazioni di trasporto dinamico. Su entrambi, il motore brushless si presenta con superficie lisce e senza ventole, così da ridurre l’accumulo di polvere e sporcizia, a tutto vantaggio della pulizia e nel rispetto delle rigide norme igieniche del settore alimentare.

Le caratteristiche di MOVIGEAR® performance, inoltre, sono particolarmente adatte a soddisfare le esigenze di aggiornamento delle linee. Ad esempio, nel caso di un impianto con molti gruppi da dimensionare, disporre di una coppia costante per un range di velocità molto ampio consente di coprire l’intera gamma di applicazioni con poche varianti, riducendo il numero di componenti da scegliere, con conseguente riduzione delle parti di ricambio da gestire a magazzino. A ridursi sono anche le dimensioni del quadro elettrico (dal momento che tutti gli azionamenti risiedono in campo), nonché i tempi di start up e analisi grazie alla tecnologia MOVILINK® DDI (Digital Data Interface), in grado di attivare la funzionalità di "plug and produce" e la trasmissione di dati diagnostici dai sensori montati a bordo motore (temperatura, freno, vibrazioni, encoder) per il Condition Monitoring.


Logistica: il ruolo attivo degli “assistenti” a guida autonoma

Le aziende del food che si ispirano a i principi della smart factory possono trovare nei cosiddetti sistemi di assistenza mobile (MAS) un preziosissimo alleato per collegare i singoli processi di produzione e, più in generale, per migliorare la logistica.

Oltre ai semplici compiti di trasporto, questi assistenti a guida autonoma alleviano concretamente il carico di lavoro degli operatori nei processi logistici e di produzione: si va dai veicoli a guida autonoma per la logistica in produzione e distribuzione agli assistenti mobili per l'assemblaggio.

Tutto ciò si traduce in un supporto reale e immediato nella logistica dei materiali come banco di lavoro mobile, manipolazione dei componenti, carico e scarico delle macchine, trasporto di parti e componenti all’interno e all’esterno dell’azienda, aspetti molto rilevanti in un’industria che richiede pulizia, produttività e affidabilità, ma anche un approccio integrato e strategico ai requisiti di sicurezza per garantire costanza, tracciabilità e regolarità dei processi alimentari.


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