L’automazione industriale è stata a lungo il fattore chiave per aumentare la produttività e l'efficienza. Oggi la sua missione si sta evolvendo: non si tratta più solo di ottimizzare le operazioni, ma di farlo in modo sostenibile.
La crescente pressione ambientale, le nuove normative internazionali e la sensibilità dei consumatori spingono l’intero settore manifatturiero verso un modello di Green Economy.
Questo cambiamento richiede un ripensamento profondo dei processi produttivi, dove l'efficienza non è più misurata unicamente in termini di output o costo. Il parametro cruciale diventa la sostenibilità, intesa nella sua accezione ambientale, sociale ed economica.
La sfida per le aziende risiede nel trovare il modo di garantire la propria competitività riducendo drasticamente l'impronta di carbonio e minimizzando lo spreco di risorse. In questo percorso le tecnologie di automazione si posizionano come fattori abilitanti che permettono di trasformare la sostenibilità da costo a leva strategica per la competitività e la resilienza del business.
Che cos'è la green economy e come si applica all'industria
La Green Economy è un modello di sviluppo economico che va oltre la semplice riduzione dell'inquinamento, puntando a una profonda decarbonizzazione dei sistemi produttivi. Si tratta di un passo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Secondo i dati Eurostat, l’industria è il terzo macro settore per emissioni di CO2 in Europa, dopo energia e trasporti interni, contribuendo alle emissioni totali dell’UE per il 20,3%.
La Green Economy poggia su alcuni pilastri fondamentali, come la circolarità dei materiali, l'efficienza energetica e l'investimento in tecnologie pulite. Per il manifatturiero, questo si traduce in tre direttrici d’azione:
- efficienza delle risorse : minimizzare gli scarti e riutilizzare i sottoprodotti
- innovazione tecnologica : adottare fonti rinnovabili e sistemi a basso consumo
- progettazione sostenibile : creare prodotti durevoli, riparabili e riciclabili.
Non si tratta di limitare la produzione, ma di separare la crescita economica dal consumo di risorse naturali, rendendo l’industria parte attiva nella salvaguardia dell'ambiente e nella creazione di valore a lungo termine.
L'efficienza energetica come primo imperativo dell’automazione green
L'efficienza energetica rappresenta il passo più immediato e cruciale verso la sostenibilità industriale. L'automazione moderna offre strumenti potenti per la riduzione sistematica dei consumi, che nell'industria manifatturiera possono essere elevatissimi.
Questo non riguarda solo l'adozione di componenti di ultima generazione, come i motori a efficienza elevata (IE4/IE5) o i riduttori ottimizzati per minimizzare le perdite per attrito, ma anche la gestione intelligente del loro funzionamento.
Sistemi avanzati di motion control e inverter consentono di regolare con precisione la velocità e la coppia in base al carico effettivo, evitando sprechi dovuti a funzionamento a velocità costante non necessarie. Inoltre, il recupero dell'energia in frenata (rigenerazione) e l'ottimizzazione dei cicli operativi trasformano l'automazione in un vero e proprio sistema di risparmio energetico continuo.
Green Economy, il ruolo dell’Industrial IoT e dei Big Data
L’Industrial Internet of Things (IIoT) e l’analisi dei Big Data rappresentano la spina dorsale della sostenibilità digitale. Questi strumenti trasformano i dati grezzi in intelligenza operativa, permettendo di superare le inefficienze nascoste nei processi produttivi.
Attraverso una rete capillare di sensori, è possibile monitorare in tempo reale il consumo energetico di ogni singola macchina e individuare anomalie che potrebbero segnalare l’usura di un componente o un malfunzionamento del macchinario.
Questo monitoraggio permette di passare a una logica di manutenzione predittiva, con numerosi vantaggi per le aziende, quali:
-
riduzione dei fermi macchina non pianificati
-
prolungamento della vita utile degli asset industriali
-
gestione ottimizzata delle scorte, con conseguente riduzione di spreco di materiali per ricambi non necessari
-
riduzione dei consumi energetici
La gestione del ciclo di vita del prodotto in ottica green: il contributo dell’automazione industriale
L'implementazione completa della Green Economy richiede un profondo ripensamento del ciclo di vita del prodotto, dalla fase di concepimento a quella di fine vita. È qui che l'automazione supporta direttamente due concetti chiave per la circolarità: l’ecodesign e il remanufacturing.
L'ecodesign, ovvero la progettazione orientata alla sostenibilità, sfrutta la simulazione e i dati generati dai sistemi automatizzati per creare componenti più leggeri, modulari e che possono essere facilmente disassemblati per la riparazione o il riciclo.
Il remanufacturing, ovvero il ricondizionamento di prodotti usati per riportarli alle specifiche originali, è reso economicamente vantaggioso dall'automazione. Robotica avanzata, sistemi di visione e software di tracciamento preciso facilitano le operazioni di smontaggio, ispezione e riassemblaggio ad alta precisione, prolungando drasticamente la vita utile di macchine e componenti, con un enorme risparmio di materie prime ed energia rispetto alla produzione ex novo.
La sostenibilità sociale e l'automazione inclusiva
Oltre a ridurre l'impatto ambientale, la Green Economy promuove la sostenibilità in senso sociale, ponendo l'accento sulla sicurezza, l'ergonomia e la valorizzazione dei lavoratori.
L'automazione avanzata, la robotica collaborativa (cobot) e la robotica mobile (come AGV e AMR) giocano un ruolo fondamentale in questo. Questi sistemi permettono di automatizzare le attività più pericolose, ripetitive o ergonomicamente gravose, riducendo gli infortuni e migliorando le condizioni di lavoro.
L'automazione non sostituisce l'uomo, ma lo affianca, spostando il focus del lavoro su mansioni di maggiore valore aggiunto, creatività e supervisione, rendendo l'industria più sicura e socialmente responsabile.
Dalla fabbrica lineare alla fabbrica resiliente e a zero emissioni
Il percorso verso la Green Economy culmina nella visione della fabbrica del futuro: un ambiente produttivo non solo efficiente, ma completamente resiliente e neutrale dal punto di vista delle emissioni.
Le tecnologie di automazione sono essenziali per superare il modello lineare (take-make-dispose). L'integrazione di sistemi di generazione di energia rinnovabile (solare o eolica) direttamente nelle strutture produttive, gestiti e bilanciati da sistemi di controllo intelligenti è in grado di rendere la fabbrica autosufficiente.
L'automazione avanzata permette inoltre una produzione flessibile e localizzata, riducendo drasticamente la necessità di trasporto di merci e inventario su larga scala.
Il risultato è un sistema produttivo in cui i rifiuti diventano risorse, l'energia è pulita e il processo è completamente ottimizzato per il minimo impatto ambientale, trasformando la sostenibilità in un vantaggio competitivo duraturo.