La gomma naturale è essenziale per la produzione di pneumatici poiché è generalmente più resistente, durevole e flessibile rispetto alla gomma sintetica. L'estrazione di questo elemento ha tuttavia un impatto significativo sull'ambiente.
Secondo una ricerca apparsa su Nature, il disboscamento delle foreste per la coltivazione della gomma "è stato sostanzialmente sottostimato": negli ultimi tre decenni, si legge nello studio, sono andati persi più di 4 milioni di ettari di foreste tropicali a favore delle piantagioni di caucciù nel sud-est asiatico, un numero almeno due-tre volte superiore a quello stimato in precedenza, con più di 1 milione di ettari di piantagioni sono stati impiantati in aree chiave per la biodiversità.
In un'ottica di economia circolare, il riciclo consente di trasformare questo scarto in risorsa, generando valore non solo ambientale ma anche economico. Gli impianti industriali hanno oggi la possibilità di migliorare l’efficienza dei propri processi produttivi attraverso tecnologie che ottimizzano le fasi di triturazione, selezione e riutilizzo.
La sostenibilità è quindi sia un dovere etico sia una leva strategica. Per questo, il remanufacturing rappresenta un’ulteriore opportunità per allungare il ciclo di vita dei componenti industriali, come approfondito nell’articolo dedicato ai vantaggi del remanufacturing per la tua impresa e per il pianeta.
Come funziona il processo di smaltimento e riciclo dei PFU in Italia
In Italia, il sistema di gestione dei PFU (Pneumatici Fuori Uso) è strutturato attraverso consorzi autorizzati come Ecopneus o Ecotyre, che si occupano della raccolta e tracciabilità degli pneumatici usati. Questo garantisce un flusso costante di materiale che arriva agli impianti per il trattamento industriale.
Una volta raccolti, i PFU vengono sottoposti a fasi successive di selezione, triturazione e raffinazione, attraverso impianti dotati di tecnologie di automazione avanzata. Il processo genera diversi materiali da reimpiegare in ambiti industriali.
Il cuore del riciclo: motoriduttori e azionamenti per triturazione e separazione
Oltre ai continui investimenti nella ricerca di mescole in grado di combinare gomma riciclata con gomma vergine, l’industria di settore è chiamata ad aggiornarsi sui sistemi di automazione capaci di ottimizzare i processi di trasporto, stoccaggio e trasformazione.
Sotto questo profilo, i motoriduttori industriali e i motoriduttori rappresentano una parte essenziale dell’approvvigionamento tecnologico. Questi componenti, infatti, alimentano trituratori e macinatrici per la frammentazione degli pneumatici usati, nonché separatori e classificatori utilizzati per dividere la gomma dal metallo e dagli altri materiali presenti negli pneumatici riciclati. L'integrazione con i convertitori di frequenza, inoltre, consente un adattamento dinamico alle variazioni di carico e alle esigenze di produzione, garantendo un funzionamento ottimale in ogni fase del processo.
Come in altri settori industriali caratterizzati da macchinari e processi che necessitano di forti momenti torcenti per movimentare carichi pesanti, anche nel settore del riciclaggio degli pneumatici sono richieste soluzioni con coppie elevate e velocità medie a basso impatto energetico. Per questo motivo, le soluzioni SEW-EURODRIVE rispondono a queste sfide grazie ai propri riduttori industriali, in particolare quelli basati su combinazioni epicicloidali e ad ingranaggi. Questi azionamenti garantiscono robustezza, precisione di funzionamento e lunga durata, anche in condizioni operative gravose.
Ottimizzare la logistica interna: i sistemi di trasporto per la movimentazione degli pneumatici
All’interno degli impianti di trattamento pneumatici, la movimentazione rappresenta una sfida logistica rilevante. Gli pneumatici sono ingombranti, pesanti e disomogenei, rendendo necessaria un’infrastruttura efficiente e flessibile.
SEW-EURODRIVE propone sistemi di trasporto decentralizzati e soluzioni su misura per garantire flussi regolari, sicuri e facilmente adattabili alle diverse esigenze operative, migliorando tempi e costi di movimentazione.
Dalla gomma riciclata a nuovi prodotti: le applicazioni finali
Il processo di riciclo dei pneumatici fuori uso (PFU) non si conclude con la separazione dei materiali: è proprio nella loro trasformazione che si genera valore. I materiali ottenuti dalla lavorazione degli pneumatici riciclati sono infatti impiegati in numerose applicazioni industriali, contribuendo all’economia circolare e alla riduzione dell’impatto ambientale:
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Granulato di gomma: utilizzato in asfalti modificati, pavimentazioni sportive, superfici anti-trauma per parchi giochi e rivestimenti industriali.
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Polverino di gomma: impiegato come additivo per la produzione di nuovi pneumatici o in materiali compositi per l’isolamento.
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Acciaio: recuperato e riutilizzato come materia prima secondaria nell’industria siderurgica.
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Fibre tessili: utilizzate come materiale per l’isolamento acustico o per la produzione di manufatti plastici rinforzati.
Queste applicazioni dimostrano come anche un rifiuto complesso come il pneumatico possa diventare una risorsa preziosa, chiudendo il ciclo virtuoso della sostenibilità.
Efficienza e affidabilità: il ruolo della manutenzione predittiva negli impianti
Uno dei principali obiettivi degli impianti di riciclo è evitare i fermi macchina non programmati. Ogni stop comporta una perdita di produttività e, spesso, costi significativi. Per questo motivo, sempre più aziende adottano soluzioni di manutenzione predittiva.
Attraverso sensori intelligenti e piattaforme come DriveRadar®, è possibile monitorare in tempo reale lo stato dei componenti critici (motori, riduttori, pompe). La rilevazione di vibrazioni anomale o variazioni di temperatura consente di anticipare i guasti e pianificare gli interventi in modo mirato. Il risultato? Maggiore uptime, riduzione dei costi di manutenzione e ottimizzazione dell’efficienza energetica.
Domande frequenti (FAQ) sul riciclo industriale degli pneumatici
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Quali sono le sfide tecnologiche principali nella progettazione di un impianto di riciclo pneumatici?
Le principali sfide riguardano la gestione di materiali altamente resistenti, la necessità di operare in continuo e la scelta di tecnologie affidabili per garantire la massima efficienza.
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Come l'automazione può migliorare la qualità del materiale riciclato?
Automatizzare il processo consente un controllo più preciso delle fasi di triturazione e separazione, migliorando la purezza e l’uniformità dei materiali ottenuti
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Qual è l'impatto dei convertitori di frequenza sull'efficienza energetica di un impianto di smaltimento?
L’uso dei convertitori di frequenza permette di adattare la velocità dei motori alle reali esigenze operative, riducendo i consumi energetici e ottimizzando le prestazioni
