Grazie all'iperammortamento del 250%, previsto dal piano nazionale italiano Industria 4.0, le aziende potranno beneficiare di preziosi incentivi per l'implementazione di tecnologie abilitanti lo Smart Manufacturing.

L'iperammortamento è un'agevolazione fiscale, approvata dalla legge di bilancio 2017 e cumulabile con le altre attualmente in vigore, che permette di imputare come costo per l’impresa il 250% del prezzo di acquisto relativo a un bene industriale con determinati requisiti.

 

Quali sono i beni valevoli per l'iperammortamento

Nello specifico, vale infatti per i beni nuovi acquistati dall'1 gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2018, ma può essere applicato anche a beni consegnati e messi in esercizio entro il 31 dicembre 2019 purché sia stato pagato un acconto di almeno il 20% dell’importo totale entro il 31 dicembre 2018.

Tuttavia, il maxi ammortamento è valevole anche per i progetti di ammodernamento di strumenti hardware o software acquistati precedentemente e già presenti in azienda se, una volta terminata l’operazione, i beni in oggetto andranno a rispettare i requisiti Industry 4.0 prescritti dal regolamento.

L'iperammortamento interessa sostanzialmente due tipologie di beni: materiali (come descritti dall'allegato A della legge), quindi macchinari industriali, apparecchiature hardware e così via; immateriali (come elencati nell'allegato B) ovvero le applicazioni software, i sistemi operativi e i middleware che sono necessari al corretto funzionamento dei beni contenuti nell'allegato A in ottica Internet of Things e Smart Manufacturing. La legge di bilancio 2018 ha integrato la lista dei beni immateriali ponendo l’accento su piattaforme e servizi di frontiera, per esempio: sistemi per la stampa 3D, realtà aumentata, gestione della logistica - soprattutto in ottica e-commerce.

 

I requisiti necessari per ottenere le agevolazioni

Per poter accedere all'agevolazione fiscale, qualsiasi bene deve rispondere tassativamente a 5 requisiti fondamentali:

  1. il controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) o PLC (Programmable Logic Controller);
  2. l'interconnessione verticale ai sistemi informatici e gestionali della fabbrica;
  3. l'integrazione automatizzata con le altre macchine dell’impianto e con il reparto logistico dell’azienda;
  4. l'interfaccia uomo-macchina;
  5. l'adempienza agli standard di sicurezza più aggiornati.

Inoltre, occorre l'aderenza ad almeno due delle tre caratteristiche opzionali, ovvero:

  1. la presenza di sistemi per il controllo remoto;
  2. la possibilità di monitoraggio costante delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo;
  3. l'integrazione tra la macchina fisica e i sistemi di simulazione virtuale.

Non esistono invece limitazioni sul valore massimo del bene anche se, per acquisti superiori a 500.000 euro, serve una perizia tecnica da parte di un ingegnere o perito industriale (iscritti all'albo professionale) oppure un attestato di conformità emesso da un ente certificatore accreditato. Per importi inferiori, invece, basta una dichiarazione di atto notorio da parte del legale rappresentante dell’impresa - anche se, ovviamente, è consigliabile un’analisi preliminare da parte di un soggetto terzo competente per evitare di incorrere in errori di valutazione.

 

Come e quanto si risparmia con l'iperammortamento

L'iperammortamento si presenta quindi come una valida opportunità di risparmio per le aziende italiane: possono avere accesso all'agevolazione tutte le imprese con sede fiscale in territorio nazionale, appartenenti a qualsiasi tipologia e settore economico, non soggette al nuovo regime forfettario (esclusi i liberi professionisti). A conti fatti, un bene soggetto a iperammortamento costa il 36% in meno rispetto al prezzo di acquisto normale.

Ma perché è così importante cavalcare l’onda dello Smart Manufacturing? In un’economia dominata da Internet e dalla digitalizzazione del business, flessibilità e velocità sono le parole chiave per essere competitivi sul mercato internazionale. Il commercio online sta radicalmente trasformando le regole di gioco sullo scacchiere del settore manifatturiero: la produzione è soggetta a picchi repentini e stagionali e le aziende devono essere in grado di soddisfare, con adeguata proattività, la fabbricazione e la vendita di piccoli lotti così come di grandi quantitativi di merci. Stare al passo è sempre più difficile e l’innovazione tecnologica è la sola ricetta efficace per aumentare l’efficienza e tagliare sui costi. In particolare, i progressi nel campo della sensoristica, dell'Internet of Things, della Big Data Analysis e della robotica sono la strada obbligata per la salvaguardia della competitività aziendale, anche se non sempre è facile districarsi su terreni di nuova frontiera.

 

Smart Manufacturing: l’importanza di un partner

Affidarsi a un partner in grado di condividere un know-how specifico e un’esperienza di lungo corso nel settore dell’automazione industriale può rivelarsi la scelta vincente. SEW-EURODRIVE, multinazionale presente sul territorio italiano con 200 persone, un fatturato da 140 milioni di euro e 5 sedi commerciali oltre all'headquarter di Solaro (in provincia di Milano), può offrire un valido supporto per tutte le aziende nazionali che stanno attraversando il percorso di Digital Transformation, anche nell'ottica di usufruire dei benefici fiscali concessi dall'iperammortamento.

Non soltanto, infatti, offre tutta una serie di tecnologie necessarie per accedere alle agevolazioni (dai motoriduttori, convertitori di frequenza, inverter, motion controller fino ai più sofisticati sistemi di realtà aumentata e strumenti analitici), ma può portare al cliente preziose competenze in materia di riprogettazione degli impianti e dei processi produttivi/logistici in prospettiva Industry 4.0.

Alla semplice consulenza, SEW-EURODRIVE affianca anche tutta la parte di simulazione virtuale per stimare a priori e con un alto livello di precisione gli effetti che l’introduzione di nuove tecnologie può portare sugli impianti - sempre più complessi e costosi -, nonché sui processi produttivi.

Il supporto offerto non si ferma quindi alla fornitura di apparecchiature hardware, ma afferisce anche alla parte di sensoristica, raccolta dati e interconnessione della fabbrica intelligente (tra i requisiti chiave per accedere all'iperammortamento), fino agli analytics via cloud attraverso piattaforma proprietaria o integrazione con tool di terze parti. Dalle macchine vengono raccolte le informazioni di stato, che una volta aggregate e rielaborate forniscono insights utili alla manutenzione predittiva e al decision making.

Non solo l'automotive è un campo effervescente dal punto di vista dell'Industry 4.0: ormai tutti i comparti si stanno muovendo in questa direzione e, tra le nuove frontiere, stanno conquistando sempre più rilevanza le applicazioni per l'efficientamento dell'intralogistica. SEW-EURODRIVE è tra i pionieri del settore: nel quartier generale di Solaro ha reingegnerizzato e automatizzato i processi logistici grazie all'introduzione degli AGV (Automated Guided Vehicle) in sostituzione dei classici muletti guidati dagli operatori. Un caso di successo che oggi la multinazionale sta esportando presso diversi clienti italiani sulla spinta delle agevolazioni concesse dall'iperammortamento e dalle nuove necessità degli ordini online che richiedono soluzioni di gestione e logistica sempre più avanzate ed efficienti.

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