La crescita del mercato dei cibi preconfezionati nel mondo si pone come uno dei principali fattori di sviluppo per il comparto dei macchinari di lavorazione degli alimenti e questo, evidentemente, è un primo elemento chiave da valutare per chi si occupa della pianificazione e ingegnerizzazione di questa categoria di attrezzature industriali. Nel settore del Food vi sono vari trend su cui porre maggiore attenzione; vediamo ora di cosa si tratta:

 

1. Macchine per l’industria alimentare in espansione

Ad analizzare il settore è la società di ricerche Technavio, nello studio “Global Food Processing Machinery Market 2018-2022”, in cui si prevede che il mercato delle macchine per la trasformazione dei prodotti alimentari raggiungerà un valore di 13,5 miliardi di dollari per il 2022, registrando un CAGR vicino al 6%. E le ragioni sono da ricercare, appunto, nel fatto che, nel mondo, i consumatori stanno decisamente preferendo i cibi preconfezionati, in virtù della loro elevata convenienza in termini di facilità di consumo, tempi di preparazione, maneggevolezza e possibilità di conservazione rispetto agli altri prodotti freschi. I prodotti confezionati hanno inoltre dalla loro parte una vita più lunga e una migliorata igiene, in confronto a quelli freschi.

 

2. Livello di automazione in aumento

Il secondo elemento chiave su cui riflettere è, di conseguenza, la necessità per i produttori e distributori di prodotti alimentari di mantenere standard di elevata qualità, focalizzandosi sull’adozione dell’automazione nelle macchine di trasformazione e imballaggio degli alimenti, per ottenere vantaggi in termini di controllo della qualità, miglioramento della sicurezza, tracciabilità completa dei prodotti, a livello ‘end-to-end’. In effetti, come conferma il rapporto “Trends in Food Processing Operations 2017” rilasciato da PMMI (The Association of Packaging and Processing Technologies), la metà delle imprese interpellate nella survey dichiarano di essere concentrate sull’incremento del livello di automazione nei prossimi 3/5 anni.

3. Normative molto severe in materia di igiene in campo alimentare

In Europa, la normativa italiana per il packaging alimentare, che attiene quindi ai “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti” (MOCA) - tra cui utensili, recipienti, contenitori, macchinari di lavorazione - si pone tra le più stringenti in fatto di tutela del prodotto confezionato, della salute dei consumatori e di capacità dell’imballaggio di rispettare l’ambiente. In particolare, 3 requisiti chiave di conformità nelle tecniche di packaging e negli imballaggi sono: non costituire un pericolo per la salute umana; non comportare modifiche inaccettabili della composizione del prodotto alimentare e, infine, non comportare un deterioramento delle sue caratteristiche organolettiche. Da questo punto di vista, è quindi molto importante che i macchinari per la trasformazione degli alimenti e i loro sistemi di azionamento e automazione siano progettati per operare con estrema efficienza e precisione nelle fasi di preparazione, prelievo, manipolazione, riempimento, movimentazione e pallettizzazione dei contenitori. È anche sempre più critico che tali macchine adottino sensori e azionamenti intelligenti, in grado di modulare la potenza, per utilizzare la necessaria delicatezza e usare la forza adeguata, quando gli oggetti da preparare, manipolare e confezionare sono alimenti particolarmente fragili, che altrimenti risulterebbero danneggiati e sprecati lungo il processo di produzione.

 

4. Macchinari altamente personalizzabili

La modularità e flessibilità di configurazione dei sistemi di azionamento e automazione degli impianti di produzione e packaging alimentare è un altro fattore fondamentale da considerare nella pianificazione di queste infrastrutture: sia per l’estrema varietà dei prodotti e degli imballaggi da gestire oggi, sia perché, come accennato, tali meccanismi di automazione non devono essere rigidi, ma sapersi adattare in maniera dinamica alla tipologia di alimenti o bevande da manipolare e, anche, poter soddisfare i picchi stagionali di domanda che possono verificarsi durante l’anno per determinate categorie merceologiche.

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