In pochi anni, Il boom dell’e-commerce ha radicalmente cambiato le aspettative dei consumatori online. Quando i clienti scelgono i prodotti da acquistare nelle vetrine web, si aspettano, innanzi tutto, di avere chiare previsioni dei tempi di consegna. Inoltre, per moltissime categorie di prodotto, i consumatori sono stati abituati a ricevere la merce acquistata il giorno dopo l’ordine. Addirittura, nei grandi centri urbani, i corrieri espressi consegnano i prodotti comprati online il giorno stesso.

Purtroppo, inconvenienti o picchi stagionali della domanda, come in occasione del black friday negli stati uniti, o le vacanze di Natale nei paesi occidentali, possono causare ritardi nelle consegne, con un duplice effetto sui clienti finali: da un parte i ritardi intaccano la customer loyalty, determinando lo spostamento dei consumatori da un rivenditore ad un altro; dall’altra, possono indurre i consumatori ad annullare gli ordini con conseguenti danni economici per l’intera filiera.

Per soddisfare le richieste dei clienti finali la supply chain del settore Courier Express and Parcel (CEP) deve costantemente eliminare o ridurre al minimo qualsiasi tipo di fermo macchina che possa ritardare la consegna della merce ordinata.

In questo articolo, consideriamo nello specifico gli impianti di sorting del settore CEP, fornendo 3 raccomandazioni ai responsabili della manutenzione per massimizzare la disponibilità’ degli impianti.

 

1. Sostituire la manutenzione reattiva con Condition Monitoring e manutenzione predittiva

Un detto popolare sostiene che “Prevenire è meglio che curare”. Nulla di più vero per gli impianti di sorting nel settore CEP dove prevenire fermi macchina è fondamentale per massimizzare la disponibilità dell’impianto ed, in ultimo, garantire la consegna per tempo dei prodotti a clienti finali.
Industria 4.0 e le soluzioni IoT hanno evidenziato l’importanza di sostituire la manutenzione reattiva con strategie più intelligenti quali il condition monitoring e la predictive maintenance che consentono di identificare potenziali guasti prima che si trasformino in fermi macchina. La differenza tra le due tecniche e’ il tempismo con cui identificano i malfunzionamenti. Entrambe le strategie monitorano le condizioni di funzionamento e la salute di dispositivi elettromeccanici, tipicamente i motori e i riduttori dell’impianto di sorting. Ma mentre il condition monitoring focalizza l’attenzione sulle condizioni di funzionamento, che possono far scattare attività di manutenzione preventiva, la predictive maintenance ha l'obiettivo di prevedere potenziali difetti che potrebbero manifestarsi un mese, 60 o 90 giorni più tardi.

 

2. Acquisire continuamente ed in tempo reale i dati relativi al funzionamento dell’impianto

Per poter effettuare condition monitoring o predictive maintenance è necessario disporre di tecnologie abilitanti, in grado di collezionare costantemente dall’impianto i dati fondamentali per capirne il funzionamento. In particolare, la digitalizzazione e sensorizzazione dei servomotori consente di avere una continua disponibilità in rete di dati quali ad esempio corrente del motore, velocità, potenza, vibrazioni e temperatura, e l’edge computing permette di elaborare ed aggregare localmente tali dati prima di inviarli a sistemi centralizzati per ulteriori analisi, volte a migliorare le strategie di manutenzione d’impianto.

 

3. Prendere decisioni di manutenzione supportate dai dati di funzionamento dell’impianto

In ultima fase, è importante sfruttare il cloud computing con piattaforme web based per l’analisi dei dati catturati dal campo da sensori e dispositivi di edge computing. Tali piattaforme hanno il compito principale di analizzare i big data ed estrarre raccomandazioni che siano facilmente implementabili per migliorare la manutenzione dell’impianto, aumentandone quindi la disponibilità. Un ulteriore vantaggio dell’utilizzo del cloud computing è la facilità con cui e; possibile fruire dei risultati delle analisi predittive. Accessibili ovunque ed in ogni momento, tramite dispositivi mobili (smartphone, tablet) i dati e le raccomandazioni sono facilmente fruibili dal personale di manutenzione che lavora direttamente a stretto contatto con l’impianto di sorting.

 

Effettuare lo smart service per gli impianti di sorting con le soluzioni SEW-EURODRIVE

Le soluzioni di automazione di SEW-EURODRIVE consentono ai responsabili di manutenzione dei sistemi di sorting di sostituire la manutenzione reattiva con manutenzione su condizione e manutenzione predittiva.

In particolare, il nuovo monocavo con encoder digitale MOVILINK DDI® e’ l’elemento abilitante per acquisire continuamente ed in tempo reale i dati relativi al funzionamento dell’impianto di sorting. MOVILINK DDI® infatti consente di convogliare informazioni dettagliate relative al funzionamento del motore dal campo verso gli azionamenti, fornendo tutti i dati necessari per la manutenzione predittiva ai sistemi di supervisione d’impianto.

Per prendere decisioni di manutenzione supportate dai dati di funzionamento dell’impianto SEW-EURODRIVE ha sviluppato DriveRadar ®, una soluzione cloud basata su un’architettura di Edge Computing che permette di raccogliere, analizzare e distribuire informazioni dettagliate ed aggiornate sul funzionamento delle macchine nell’impianto di sorting.

In particolare, tramite Mobile App dedicate, gli operatori del team di manutenzione dell’impianto di sorting possono accedere al cloud e scaricare tutti i dati aggiornati in real-time, necessari a svolgere le proprie attività. In aggiunta al monitoraggio, il team di manutenzione può altresì inviare informazioni di ritorno ai macchinari per regolarne parametri e configurazioni sulla base delle informazioni ricevute da DriveRadar, in modalità di Remote Control.

E’ importante sottolineare come DriveRadar sfrutti l’edge computing per ottimizzare i dati da analizzare relativi la funzionamento dell’impianto di sorting. Un tale impianto infatti produce enormi quantitativi di dati, ma non tutti sono necessari al fine di implementare tecniche di smart service; è necessario filtrarli localmente, alla periferia (edge), ovvero molto vicino al sistema di origine che ha generato le informazioni. Inviare al cloud dati inutili o ridondanti rappresenta infatti solo uno spreco di risorse, con il rischio di sovraccaricare le reti nonché la necessità di aumentare la capacità di calcolo e storage. Grazie al SEW Edge Device Controller, è possibile raccogliere localmente soltanto le informazioni corrette e rilevanti garantendo una velocità adeguata all’intero processo analitico.

Per ulteriori informazioni sulla realizzazione di Smart Service per gli impianti di sorting nel settore CEP, contatta gli esperti SEW-EURODRIVE.

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