La transizione sostenibile è una sfida per tutti i settori industriali, ma lo è ancor di più per l’industria pesante, che deve fare i conti con una domanda destinata a crescere, margini di profitto sempre più ridotti e, al tempo stesso, la difficoltà di abbattere le emissioni in un settore altamente inquinante.
Basti pensare che i settori dell'acciaio e del cemento generano ciascuno circa il 7% delle emissioni totali di CO2 del sistema energetico (comprese le emissioni dei processi industriali) e il settore chimico un ulteriore 4%. Insieme, queste industrie pesanti sono direttamente responsabili di una quantità di emissioni simile a quella prodotta da tutti i trasporti su strada, compresi camion, automobili e veicoli a due/tre ruote.
Se queste industrie vogliono contribuire a un percorso futuro sostenibile per il sistema energetico, le loro emissioni devono diminuire drasticamente, nonostante l'aumento della domanda dei loro prodotti.
Da tenere in considerazione anche l’aspetto della sostenibilità economica per le aziende dell’industria pesante: per favorire la transizione sostenibile, infatti, occorre investire in tecnologie innovative. Tuttavia, considerando anche il lungo ciclo di vita degli impianti di queste industrie, gli investimenti devono essere agevolati da tecnologie in grado di ridurre il Total Cost of Ownership.
Affidabilità e sostenibilità dei sistemi di movimentazione: la sfida per gli operatori dell’industria pesante
Nell’industria pesante, l’aumento della domanda è accompagnato a quello dei costi dell’energia e delle materie prime, che impone alle aziende di cercare un’efficienza sempre maggiore dei processi, a partire dai sistemi utilizzati per la movimentazione dei materiali.
Insieme agli azionamenti, i trasportatori a nastro sono componenti essenziali di questi sistemi. Questi devono consentire una movimentazione dei materiali veloce, efficiente e in grado di adattarsi alle particolarità dell’impianto.
Si tratta infatti di sistemi che spesso devono trasportare i materiali per lunghe distanze e in condizioni sfidanti, poiché situati all’esterno e quindi esposti agli agenti atmosferici. Inoltre, devono garantire un’alta affidabilità indipendentemente dal tipo di continuità richiesta: alcuni impianti, infatti, vengono attivati di rado, mentre altri operano a ciclo continuo.
Flessibilità, affidabilità ed efficienza nell’industria pesante: le soluzioni a disposizione delle aziende
La resistenza, l’affidabilità e le prestazioni delle componenti è quindi un tema principale per le aziende di questi settori, indipendentemente dai materiali trasportati e dalle condizioni esterne. La flessibilità è un altro tema principale, poiché c’è bisogno di tecnologie in grado di adattarsi alle differenti esigenze applicative.
Le aziende devono quindi affidarsi a partner capaci di offrire soluzioni per la movimentazione dei materiali in grado di adattarsi alle esigenze e alle condizioni specifiche degli impianti. I riduttori industriali della serie P sono pensati per quegli impianti che hanno bisogno di una bassa velocità e di una coppia elevata. Una serie di riduttori che è flessibile “by design”, in quanto parte di un sistema modulare che lascia alle aziende la possibilità di scegliere tra un’ampia selezione di accessori e opzioni.
A completamento della serie P, è stata lanciata sul mercato la serie P2.e.
Questa nuova serie, va a completare l’offerta per il prodotto epiciclodale, con riduttori in linea a due e tre stadi, con rapporti di riduzione da 15 a 332 circa, in un range di coppia da 24 a 124 kNm.
Flessibilità nell’applicazione che, unita ad un’elevata robustezza, caratterizza anche i riduttori della X.e serie, progettati per garantire alta affidabilità in quegli ambienti industriali caratterizzati da difficili condizioni. La flessibilità, anche in questo caso, è integrata “by design”: i riduttori della serie X, infatti, sono caratterizzati da una cassa invertibile, che consente di posizionare l’albero a sinistra o a destra, a seconda delle necessità di applicazione. I riduttori della serie X.e, inoltre, sono disponibili in ben 23 taglie e offrono un’ampia gamma di accessori opzionali predefiniti, tra cui adattatori per motori, antiritorno, sistemi di tenuta, e molto altro ancora. A questi vantaggi si aggiunge una maggiore efficienza (grazie alle ampie possibilità di adattamento e ottimizzazione) e sicurezza, garantita dall’installazione di cuscinetti volventi singoli.
Flessibilità e tempistiche di consegna sempre più rapide possono essere le chiavi vincenti in un mercato sempre più complesso e competitivo.
Per questo SEW Eurodrive mette a disposizione il programma ATO5 (Assembled to Order) che consente l’approntamento dei riduttori P (fino a 360 kNm), P2.e ed X.e (in taglie fino a 175 kNm) in 5 giorni lavorativi.
Alcuni riduttori, tuttavia, hanno bisogno di essere ulteriormente adattati alle necessità degli impianti e delle applicazioni specifiche che richiedono un livello di personalizzazione ancora maggiore rispetto a quanto offerto da soluzioni standard. In questi casi, le modifiche - che possono riguardare, ad esempio, alberi di uscita speciali, sistemi di lubrificazione e raffreddamento - devono combinare efficienza e velocità per permettere alle aziende di garantire la continuità operativa degli impianti. Ed è proprio a queste esigenze che si rivolge il programma ETO 15 (Engineer-To-Order) che consente di personalizzare i riduttori delle serie P (fino a 360 kNm) e X.e (in taglie fino a 175 kNm), con tempi di consegna ridotti a soli 15 giorni lavorativi.