L'industria del packaging alimentare è caratterizzata da tre livelli di imballaggio, definiti rispettivamente primario, secondario e terziario. Possiamo facilmente visualizzare i tre livelli con un esempio reale preso dall'industria dolciaria: la produzione, distribuzione e vendita di cioccolatini.

Il packaging primario rappresenta la confezione che avvolge il singolo cioccolatino; ha due obiettivi fondamentali: proteggere e conservare il prodotto. Il packaging secondario è la confezione destinata alla vendita al dettaglio dove vengono raggruppati diversi cioccolatini. In aggiunta agli obiettivi di proteggere e preservare il prodotto, il packaging secondario ha una funzione informativa e, sempre più rilevante, un obiettivo di marketing: deve essere attraente per catturare l'attenzione del consumatore. Infine il packaging terziario raggruppa diverse scatole di cioccolatini per facilitare il trasporto dal produttore alla rete di distribuzione e vendita. Ha quindi lo scopo aggiuntivo di facilitare il trasporto dei prodotti, proteggendoli e preservandoli al tempo stesso.

In questo articolo analizziamo più nel dettaglio il packaging secondario, con particolare riferimento alle esigenze di automazione del responsabile dell’impianto di confezionamento.

 

I trend che influenzano l’automazione del packaging secondario

Negli ultimi anni, diversi trend hanno iniziato a modificare notevolmente l‘automazione del packaging secondario dei prodotti di consumo, inclusi i prodotti del settore alimentare.

I rivenditori ricercano materiali per il confezionamento sostenibili, prodotti pronti per essere disposti sugli scaffali ed allo stesso tempo in grado di mostrare in modo facilmente leggibile i codici a barre per la tracciabilità e sicurezza del prodotto alimentare.

I canali di vendita sono aumentati ed ai produttori è richiesto di adottare una strategia omnichannel, sfruttando tutti i canali di vendita a disposizione. In particolare al classico modello basato sui supermercati fisici e la rete di distribuzione tradizionale, si è affiancato l'e-commerce e, in una sua variante più specifica, il Direct-to-Consumer (DTC) che non prevede la presenza di un intermediario. Le esigenze relative al packaging secondario sono ben diverse tra i diversi canali. Per esempio, nel modello tradizionale, i prodotti disimballati dal packaging terziario, devono essere pronti per essere esposti sugli scaffali; nel modello e-commerce invece, il packaging terziario deve consentire facilmente di disimballare i prodotti e reimballare le confezioni a seconda degli ordini effettuati dei clienti online. Infine, non per importanza, nel packaging secondario nel modello DTC il prodotto non è destinato allo scaffale, ma direttamente al consumatore, e quindi non richiede un elaborato packaging secondario. Il boom dell'e-commerce ha inoltre modificato l’intera supply chain, non solo l'imballaggio, dalla produzione, alla logistica e alla distribuzione dei prodotti.

È quindi evidente che tali trend richiedano di aumentare sempre di più l'efficienza e la rapidità del confezionamento. In questo scenario, l'automazione e la robotica giocano un ruolo fondamentale per rendere il confezionamento di fine linea più veloce ed allo stesso tempo più semplice, nonostante la diversità tra i diversi canali di vendita e la varietà sempre maggiore dei prodotti.

 

Il successo del delta robot nell’imballaggio secondario

La robotica contribuisce sostanzialmente a rendere i processi di imballaggio secondario sempre più efficienti per far fronte ai nuovi trend precedentemente descritti, ma perché usare il delta robot?
Agli inizi degli anni 80, un gruppo di ricerca del Ecole Polytechnique Federale di Lausanne (EPFL), dopo aver visitato un’azienda dolciaria che produce tuttora cioccolatini svizzeri, ebbe l’idea di creare un robot per confezionare le praline di cioccolato. Le esigenze del Plant Manager erano ben chiare: manipolare oggetti di piccole dimensioni, il più semplicemente ed efficacemente possibile; ciò voleva dire elevate dinamiche e velocità per confezionare il più elevato numero di praline possibili, massimizzando quindi la produzione. Nacque così il delta robot, successivamente applicato con successo, esattamente per le caratteristiche di cui sopra, al packaging alimentare ed in particolare a quello secondario.

 

Le soluzioni SEW-EURODRIVE per il packaging alimentare secondario

SEW-EURODRIVE offre un portfolio dedicato al settore del packaging alimentare secondario che consente facilmente ai costruttori di macchina di ottenere soluzioni semplici ed efficienti.

In particolare, i kit cinematici MAXOLUTION® sono la soluzione hardware e software integrata, facile da montare e semplice da programmare, per realizzare robot a cinematica parallela, quali tripodi e delta robot.

l kit includono tre componenti fondamentali: la meccanica e i riduttori che permettono di eseguire l’azione, i motori opportunamente dimensionati per l’applicazione di confezionamento secondario, il controllore programmabile e i dispositivi di visualizzazione per esaminare i dati e impartire i comandi.

Il funzionamento dei kit cinematici MAXOLUTION® è intuitivo: le telecamere identificano il prodotto alimentare all’interno dell’inquadratura, elaborano ed e inviano le informazioni al sistema di controllo che, in ultima analisi, calcola le coordinate nello spazio tridimensionale per movimentare la pinza verso l’oggetto da afferrare, e le trasmette come input di comando agli azionamenti elettrici.

Per rispondere alle diverse esigenze delle linee di confezionamento alimentare, i kit cinematici sono modulari e flessibili: viene fornito in tre pacchetti, acquistabili singolarmente, combinati o personalizzati, a seconda dell’applicazione. In particolare, la piattaforma e il modulo software per le operazioni di motion control; i moduli asse e i servomotori; i riduttori epicicloidali PxG, compatibili con la cinematica robotica standard.

I vantaggi distintivi dei kit cinematici sono molteplici; prima di tutto, una programmazione semplice grazie al modulo software parametrizzabile MOVIKIT® Robotics, che include anche la simulazione 3D; poi, la facile integrazione dei componenti grazie all’utilizzo di interfacce aperte per supportare periferiche standard, le telecamere e le pinze di afferraggio; il kit ha anche una protezione IP69K che lo rende adatto all’uso in ambienti asettici; non ultimo per importanza, l'elevata precisione di posizionamento e il perfetto coordinamento dei componenti integrati permettono di realizzare sistemi sofisticati ed efficienti.

Grazie ai kit cinematici MAXOLUTION® per la realizzazione di robot a cinematica parallela come tripodi e delta robot, i responsabili degli impianti di confezionamento secondario non solo rimangono aggiornati con gli ultimi trend del settore alimentare, ma continuano ad innovare e a migliorare le performance produttive. Per ulteriori informazioni, gli esperti di SEW-EURODRIVE sono a tua disposizione.

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