Perché parliamo di Packaging 4.0? Il 2020, con l’improvviso avvento della crisi pandemica, ha significato per molti settori una necessaria e repentina conversione degli impianti produttivi e una riconfigurazione dei canali logistici. Un esempio è quello legato al settore del food&beverage, in cui la brusca frenata dei prodotti destinati al canale Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Café) ha costretto la riconversione degli impianti dedicati a questo canale ad alta marginalità verso la produzione per la grande distribuzione che, oltre a non essersi mai fermata, ha anzi visto un incremento nella richiesta.

Al contempo, un altro trend che è emerso ed ha subìto una significativa accelerazione durante l’ultimo periodo è la riconfigurazione dei canali logistici, con la nascita di servizi come la vendita online e la consegna a domicilio.

Le aziende che hanno saputo riconvertire la propria produzione e stare al passo con i repentini cambi di scenario lo hanno fatto dando prova di grande agilità, flessibilità ed efficienza.

Questi cambiamenti, che influenzeranno in parte anche le dinamiche di mercato del futuro, avvengono mentre sta crescendo la sensibilità del consumatore rispetto alle tematiche del green. È quindi chiaro che, mentre si perseguono obbiettivi di logistica pervasiva e flessibilità negli stabilimenti produttivi, un fattore importante che deve essere incluso nell’equazione è la sostenibilità della produzione.

 

Packaging 4.0 agile per linee flessibili e sostenibili

L’impatto più significativo sull’agilità e sull’efficienza dello stabilimento risiede dunque sicuramente a livello del packaging, dove la riconfigurabilità e l’interconnessione con la rete di gestione della produzione sono requisiti fondamentali per il tracciamento dei prodotti e un rapido ed efficiente cambio di formato o di prodotto sulla linea.
Inoltre, con la continua evoluzione nella direzione della sostenibilità ambientale, gli impianti di impacchettamento devono necessariamente essere flessibili e rapidamente riconfigurabili, poiché il packaging del singolo prodotto viene ormai ripensato con una frequenza dell’ordine dei mesi; non si può certo pensare che una nuova confezione o un formato leggermente diverso possano comportare una modifica sostanziale dell’hardware dell’impianto.

Una situazione tipica è infatti rappresentata dalla presenza di linee di produzione continua a monte che, per loro natura, sono piuttosto statiche e difficilmente riconfigurabili, e una linea di packaging a valle che, quando basata su sistemi robotici e meccatronici interconnessi, possa essere invece caratterizzata da una flessibilità elevata.

A livello degli impianti di packaging, l’integrazione tra software e hardware è facilitata dall’utilizzo di piattaforme modulari che permettono una programmazione e una parametrizzazione rapida e funzionale dei singoli moduli. Una volta trovati i parametri corretti per l’applicazione specifica, l’interconnessione dei sistemi alla rete consente il cambio formato rapido tramite la semplice selezione del set di parametri adeguato. Agilità ed efficienza del packaging diventano così obiettivi alla portata e impattanti su quello che possiamo chiamare packaging 4.0.

 

Logistica smart ed efficiente

Un importante cambio nello scenario relativo alla grande distribuzione, sicuramente accelerato in maniera ancora più accentuata dalla crisi pandemica (ma che già iniziava a far sentire la propria presenza anche nel food&beverage) è la crescente rilevanza delle modalità di vendita online e della conseguente consegna a domicilio.

In questo contesto, le aziende che sono state in grado di efficientare la logistica hanno saputo trarre profitto dalla situazione, automatizzando gli ordini grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.

La complessità nella gestione della logistica relativa ai nuovi scenari della distribuzione di massa sta portando numerose aziende, sia al livello della produzione che della grande distribuzione, verso la scelta di magazzini automatici (o semiautomatici) e verso l’adozione di sistemi di trasporto automatici AGV (Automated Guided Vehicle).

Gli AGV, finora relegati agli ambienti di magazzino, iniziano ora a muovere i primi passi anche in produzione, come sistemi di assistenza mobile per la logistica e l’assemblaggio. La massima efficienza e flessibilità vengono infine raggiunti con l’integrabilità dei sistemi robotici a bordo degli AGV, sia per applicazioni di robotica collaborativa che di shelf-picking automatizzato.

Rivedere gli impianti e i processi di imballaggio al fine di conseguire più alti livelli di efficienza, velocità e flessibilità diventa quindi una scelta obbligata per rispondere alle richieste del mercato in maniera sempre più rapida e puntuale, pur tutelando l’ambiente e preservando le risorse energetiche.

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