Di fronte a un settore, ormai impegnato a 360° nella sfida della flessibilità imposta da un eCommerce in procinto di crescere in maniera esponenziale anche nel nostro Paese, non sono pochi gli spunti sui quali riflettere per comprendere la direzione che il Parcel, più che il Post, sta prendendo in Italia e nel mondo. Molti e diversificati sono, infatti, gli scenari che si prospettano per gli specialisti della logistica e i corrieri in cerca di un nuovo tipo di efficienza nel business delle consegne. Vediamo insieme quali trend si preparano in altrettanti scenari tecnologici.
1. L’eCommerce sta riscrivendo le regole della logistica
Entro il 2020 la spesa globale per gli acquisti online dovrebbe superare i 4 trilioni di dollari. Uno sguardo sul mondo ci dice che la Cina è tra i Paesi con il più alto tasso di penetrazione delle vendite effettuate su internet e che gli eStore asiatici hanno riscritto la geografia di un business nato in Occidente.
Letto attraverso le categorie merceologiche più gettonate, il fenomeno del commercio elettronico vede ancora in testa i cosiddetti prodotti leisure o di intrattenimento gareggiare con viaggi, abbigliamento, elettronica e prodotti per la cura della persona, mentre i generi alimentari faticano a emergere rispetto al più tradizionale acquisto in-store.
In tutto questo l’Italia, pur restando fanalino di coda nelle classifiche Eurostat, vede la diffusione degli acquisti online raggiungere quasi il 90% della popolazione adulta, mentre non è mai stato così facile per un singolo individuo aprire un’attività online e vendere qualcosa anche senza avere un’azienda alle spalle.
Da qui un nuovo ruolo e una maggiore complessità per la logistica di pacchi e consegne, dove a contare sono il numero e le dimensioni dei colli da movimentare, la loro spedizione anche all’estero attraverso corrieri con network estesi, la sicurezza di servizi accessori (come le consegne serali o di sabato, ma anche la gestione delle informazioni sul tracking della consegna) e le soluzioni di imballo utilizzate per soddisfare i clienti e abbattere i costi per gestire eventuali danneggiamenti.
Insomma, nell’era dell’economia digitale, l’eCommerce sta avendo effetti dirompenti anche sulla catena logistica, che vanno dall’organizzazione del trasporto alla gestione dei magazzini fino alle consegne in città.
2. Dagli urban warehouse alla logistica dell’ultimo miglio
Chi opera sul web ha bisogno di spazi diversi rispetto agli operatori tradizionali perché, per quanto l’eCommerce sia globale, le consegne vanno gestite sempre localmente. Centri logistici, interporti e magazzini sono, dunque, obbligati a cambiare la propria natura a causa dell’estrema frammentazione delle consegne dovuta principalmente ai diversi passaggi negli appalti dei servizi.
Ma l’adozione di Piani Urbani della Mobilità Sostenibile e l’affermazione di una Smart Mobility (da cui non possono prescindere le nuove Smart City), passa soprattutto da un’ottimizzazione logistica delle consegne, dove ogni numero civico diventa un punto potenziale di arrivo di un pacco acquistato con un clic. In tal senso, si parla appunto di “ultimo miglio”, termine con cui si identifica la fase finale delle consegne di colli ai clienti che li hanno ordinati.
Quegli stessi clienti che pretendono di attendere sempre meno per la consegna del loro ordine e che, indirettamente, stanno imponendo a chi movimenta merci una nuova efficienza stritolata dalla necessità di ridurre i costi. Non a caso, nell’eCommerce la cosiddetta User Experience dei clienti è strettamente connessa con quella che viene definita “Delivery Experience” e che agli occhi dei consumatori finali appare come un’unica entità.
La puntualità, la tracciabilità e la qualità dei servizi di consegna vanno, quindi, a sommarsi all’aumentata consapevolezza dei consumatori verso le esigenze di recapito che impongono ai corrieri tempi di consegna sempre più brevi, tipologie di delivery personalizzate e servizi ancora in fase di sviluppo, come il “predictive shipping” e l’utilizzo di droni.
3. Veicoli hi-tech, AGV e Intelligenza artificiale per una logistica 4.0
Per quanto ancora limitato a operatori più innovativi e a sperimentazioni in atto presso le case madri dei grandi player della logistica europea e statunitense, droni e AGV, ossia veicoli a guida autonoma, si preparano a rivoluzionare anche il settore delle consegne.
Solo UPS, già un anno e mezzo fa, ha sperimentato con successo negli Stati Uniti l’attività simultanea di velivoli radiocomandati e corrieri durante i propri percorsi giornalieri stimando un risparmio annuo di almeno 50 milioni di dollari, grazie alla riduzione dei chilometri percorsi in zone rurali particolarmente onerose da raggiungere.
Nel medesimo ambito, anche la robotica sta facendo passi da gigante di cui l’Italia (una volta tanto) non sta solo sentendo parlare. Presentato meno di un anno fa, Yape è un robot Pony Express progettato e realizzato da un team di 70 ingegneri della “Fabbrica di imprese” della milanese e-Novia su cui solo la multinazionale dell’automotive Eldor ha investito 6 milioni di euro.
E che i droni corrieri rappresentino il futuro della logistica lo dice anche Starship Technologies che sta attualmente puntando su un mini robot corriere su due ruote che, dotato di GPS, sarà in grado di consegnare cibo a clienti dislocati in un raggio di 5 chilometri, mentre il principale grocery retailer inglese Ocado sta testando la guida senza conducente con i CargoPod di Oxbotica e Amazon Prime Air ha tutta l’intenzione di arrivare a consegnare in volo le merci via droni.
In attesa che il transito di automi sia però concesso e normato su marciapiedi e attraversamenti pedonali dei Paesi di tutto il mondo, c’è chi, come Bofrost sta sperimentando anche l’Intelligenza Artificiale. Applicata alle chat robot, quest’ultima consente di fare ricerche sui prodotti, registrare gli ordini e offrire ai clienti informazioni su spedizioni e consegne.
Infine, con la promessa di accorciare la supply chain e di ridurre significativamente anche i costi di produzione, gli Automated Guided Vehicle che comunicano con macchine, sensori e robot mediante reti Wi-Fi, RFID e IoT si stanno integrando in modo ottimale nelle linee produttive. Nello specifico, i trend in atto nell’Industria 4.0 vedono di buon occhio l’estensione dell’automazione di produzione anche alla fase di logistica e trasporto attraverso un unico sistema di controllo. Il tutto, a patto di essere dotati di un adeguato software di Traffic Management (per priorizzare e ottimizzare i percorsi) che dovranno trovarsi esclusivamente all’interno di stabilimenti industriali capaci di soddisfare determinati requisiti di spazio e sicurezza.
4. Verso una logistica fatta di consegne predittive
Nonostante a oggi, in Italia, il peso dell’eCommerce rappresenti ancora solo il 10% della domanda di logistica totale, gli spazi per questo settore tenderanno a crescere e saranno diversi da quelli tradizionali.
Rivenditori online e spedizionieri dovranno lavorare sempre più a stretto contatto per sviluppare opzioni di spedizione sempre più comode e allettanti per gli utenti della Rete ma anche in grado di generare trasporti a zero emissioni e offrire opzioni di consegna e di imballo a ridotto impatto ambientale.
Per riuscirvi al meglio, oltre a implementare centri di distribuzione locali a corto raggio, le aziende di trasporti stanno lavorando anche su nuovi approcci tecnologici. Non sembra, infatti, lontano il giorno in cui, grazie all’uso di algoritmi intelligenti, sarà possibile anticipare le esigenze di trasporto e di distribuzione, nonché i carichi di lavoro e l’ottimizzazione della flotta.
La forte spinta logistica di colossi come Amazon sta, di fatto, imponendo agli operatori del settore una profonda riflessione e una decisa virata verso sistemi di approvvigionamento predittivo per avere il prodotto disponibile nel magazzino più vicino offrendo il prezzo più competitivo.
Perché ciò diventi realtà, i grandi corrieri stanno rivedendo il proprio piano industriale prevedendo la realizzazione all’interno degli aeroporti e in prossimità dei grandi centri urbani di magazzini all’avanguardia dotati di una meccanizzazione automatica e predittiva delle spedizioni in arrivo, così da ridurre drasticamente i tempi sulla disponibilità della merce.
A completare il quadro ci pensano, infine, nuove modalità di consegna e di ritiro sempre più veloci, sempre più vicine ma anche “go green”, grazie all’uso di motocicli elettrici e biciclette, per ridurre i consumi e incrementare disponibilità e tempi di consegna.
Il tutto, ovviamente, gestito da un sistema di App dedicate per lasciare libero il consumatore di scegliere la soluzione più adatta alle sue specifiche esigenze.