Un mercato in crescita costante e che attrae sempre nuovi concorrenti: quello dell’industria delle acque minerali, soprattutto in Italia, è un settore molto competitivo, che richiede agli operatori la massima efficienza nella gestione dell’imbottigliamento, per salvaguardare i margini e garantire la soddisfazione dei propri clienti.

 

Tanti brand e sempre più litri e formati

Per dare un’idea del contesto, secondo i dati Acquitalia/Mineracqua 2020-2021 nel nostro Paese il consumo di acqua in bottiglia ha toccato i 13,5 miliardi di litri, che corrispondono a 222 litri pro capite, in vetta alle statistiche europee e mondiali. Ben 250 le marche attive in Italia e 130 circa tra fonti e aziende imbottigliatrici. In totale nel 2019 si sono prodotti 15,1 miliardi di litri di acqua in bottiglia, che a fine settembre 2020 (dati Iri) sono cresciuti a volume di un ulteriore 2%, anche se il bilancio del 2020 sarà negativo a causa della forte crisi del fuori casa e dell’horeca. Se da un lato i timori generati dalla pandemia hanno favorito l’acqua in bottiglia per motivi di igiene, dall’altra le chiusure forzate di bar e ristoranti hanno inflitto un grave colpo al settore.

 

Efficienza e continuità operativa, la chiave per distinguersi

La crisi Covid-19 in realtà ha accelerato e portato in superficie temi che si erano già affacciati all’attenzione di produttori e imbottigliatori: lo spostamento di una parte dei consumi sul canale online, che quest’anno ha preso il volo sia per le spese alimentari che per il food delivery, senza tralasciare il tema della sostenibilità ambientale con un importante cambio di rotta sul versante del packaging del Food e del Beverage. L’efficienza nei rifornimenti si complica ulteriormente: formati e ordini di dimensione diversa si dirigono verso i centri distributivi dei retailer, le piattaforme eCommerce, i negozi di vicinato o le stesse case dei consumatori. La continuità operativa in questi momenti è stata un elemento cruciale che ha permesso, ai produttori che sono riusciti a garantirla, di guadagnarsi il rispetto e la fiducia dei clienti. Un vantaggio competitivo rilevante soprattutto per le aziende che hanno investito negli impianti di imbottigliamento allo scopo di ottimizzare la propria gestione produttiva.

 

Cosa serve per garantire continuità ed efficienza

Mantenere la Overal Equipment Effectivness (OEE) al massimo livello significa ottenere vantaggi in termini di massima disponibilità degli impianti con prestazioni efficienti e imprevisti ridotti al minimo grazie, ad esempio, alla capacità di analisi predittiva dei dati per segnalare prontamente eventuali guasti e stop. L’efficienza operativa delle macchine parte da un piano di ottimizzazione dei processi produttivi in ottica Lean e Industry 4.0; integrando in questa visione anche le soluzioni tecnologiche intelligenti e connesse è possibile aumentare le performance dell’impianto, risparmiando tempo e denaro e ottimizzando l’efficienza energetica dell’intero sistema. Portare avanti l’innovazione in ottica Smart Manufacturing significa disporre di impianti flessibili, dotati di soluzioni e azionamenti con componenti adattabili per soddisfare necessità non sempre prevedibili. Il tutto si traduce concretamente nella scelta di soluzioni di azionamento e sistemi di automazione modulari, flessibili, efficienti e intelligenti, che si adattano perfettamente ai cambi di produzione, sincronizzando tutti i componenti tra gli elementi che contraddistinguono questi impianti. Decentralizzare l’azionamento, ad esempio, consente di ottenere un importante beneficio legato alla riduzione delle dimensioni del quadro elettrico in quanto tutti gli azionamenti risiedono in campo. Queste soluzioni avanzate, sono dotati di sistemi IoT in grado di semplificare e rendere più rapide le attività di start up e analisi, attraverso la funzionalità di "plug and produce" e la trasmissione di dati diagnostici dai sensori montati a bordo motore (temperatura, freno, vibrazioni, encoder). Intraprendere in tal modo, un percorso di manutenzione predittiva, consentirà agli operatori del Beverage di gestire meglio il proprio impianto e massimizzare la produttività.

 

Intorno alla catena produttiva

Aumentare la disponibilità di macchine e impianti non basta a garantire la continuità operativa e nemmeno l’efficienza. È necessario poter contare su tecnologie e soluzioni che la supportano, a partire dall’energia necessaria per alimentarla. Se la rete elettrica non offre sufficienti garanzie di affidabilità ed efficienza, occorrerà intervenire con sistemi capaci di rigenerare energia e conservarla in uno storage per renderla successivamente disponibile, riducendo al tempo stesso l’emissione di CO2, grazie all’utilizzo di super capacitor capaci di fornire energia quando si necessita di più potenza, attingendo dal sistema di storage e non dalla rete elettrica. In tal senso risultano strategiche soluzioni di gestione dell’energia in grado di ridurre i picchi di potenza dalla rete di alimentazione e consentendo al tempo stesso di ridurre i costi di produzione, ottenere nuovi margini e preservare l’ecosistema. I vantaggi di una gestione smart dell’energia elettrica sono numerosi: grazie all’analisi predittiva e al monitoraggio dei consumi, è possibile migliorare ulteriormente il risparmio energetico, sostenendo così i margini e migliorando il bilancio di sostenibilità: si va dal 15 al 25% di consumi in meno. Anche la movimentazione di materie prime, bottiglie, lattine, oppure imballi, pallet e cartoni, può avvantaggiarsi degli stessi principi smart negli spostamenti all’interno del sito produttivo, per esempio impiegando veicoli smart per spostare i colli.

 

Dove investire

Continuità ed efficienza per un processo di imbottigliamento, come per qualsiasi ciclo produttivo, non sono concetti isolati sui quali si possa lavorare separatamente. Occorre una visione del ciclo produttivo che integri tutti gli aspetti e li coordini, sincronizzandoli al meglio sfruttando soluzioni connesse capaci acquisire informazioni direttamente sul campo. L’investimento può cominciare in maniera graduale, per esempio coinvolgendo una sola linea di produzione per testare la soluzione migliore, oppure aggiungendo soluzioni di azionamento e di automazione smart alla linea già operativa. In tutti i casi, occorre guardare avanti e pensare a costruire un ecosistema connesso e sostenibile, per attivare un sistema di gestione che consenta di avere il pieno controllo di tutti i parametri inerenti i consumi e in tempo reale.

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