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Quali sono le tipologie di AGV più richiesti oggi in ambito Post & Parcel?

Scritto da SEW-EURODRIVE | 23 gen 2019

Nel prossimo futuro, secondo una ricerca di McKinsey, gli AGV (ovvero gli Automated Guided Vehicles) arriveranno a effettuare l’80% delle consegne, conquistando un ruolo privilegiato nel settore postale, soprattutto in relazione alla delivery dei pacchi e alla copertura dell’ultimo miglio che separa la catena distributiva dall’utente finale.

 

Come cambia il Post & Parcel 

Sulla spinta della progressiva digitalizzazione, infatti, il comparto del Post & Parcel sta vivendo oggi una fase di trasformazione profonda, dettata innanzitutto da una drastica riduzione della corrispondenza postale (ormai le email e le applicazioni di instant messaging sono lo strumento di comunicazione abituale) e da un netto aumento dei pacchi in circolazione, vista la crescente popolarità del commercio elettronico.

La tendenza sempre più netta a effettuare ordini online sta modificando la relazione fornitore-consumatore: le aziende hanno infatti la possibilità di entrare in contatto diretto con il cliente finale e l’ago della bilancia si sposta dal commercio business-to-business al business-to-consumer (ormai si inizia a parlare di X2C per indicare il trend “anything to consumer” ovvero la consegna di qualsiasi merce al destinatario ultimo).

 

Ultimo miglio con droni e AGV

Le nuove dinamiche obbligano non solo i manufacturer a rivedere le logiche produttive (gli ordini riguardano sempre più spesso piccoli lotti e includono modelli personalizzati), ma anche gli operatori del Post & Parcel a ridisegnare i processi logistici e distributivi.

Superfluo dire che l’ultimo miglio prevede sempre di più il ricorso a veicoli autopilotati o controllati da remoto. Nel dicembre 2016 Amazon ha effettuato la prima consegna tramite drone dal magazzino alla casa del destinatario, mentre per i servizi di delivery iniziano a essere utilizzati piccoli veicoli elettrici, progettati per muoversi sui marciapiedi autonomamente grazie a sensori e telecamere.

 

Veicoli autopilotati nei magazzini

D’altro canto, gli AGV entrano sempre più spesso anche negli urban warehouse (i magazzini intermedi vicino ai centri cittadini) e nei grandi siti di distribuzione. In questo caso di tratta di veicoli senza pilota equipaggiati con sistemi di guida automatica, che seguono un percorso predefinito e vengono utilizzati per la movimentazione dei pacchi, il supporto a operazioni di picking manuale, lo stoccaggio sugli scaffali, il caricamento dei camion ecc...

Gli AGV possono essere categorizzati in base alla tecnologia di guida utilizzata. I veicoli a filo guidato seguono le traiettorie prestabilite da un cavo elettrico inserito a terra; quelli a guida magnetica, grazie alla presenza di sensori lineari, riconoscono i percorsi determinati dai magneti disposti nel pavimento a intervalli regolari (in questi casi, per consentire una navigazione più precisa, è possibile aggiungere un giroscopio sull’AGV); quelli a guida laser (LGV) individuano posizione e tragitto attraverso un laser che legge degli specchi catarifrangenti apposti alle pareti.

Se gli LGV hanno costi iniziali elevati rispetto agli altri tipi di veicoli, presentano comunque una serie di vantaggi significativi: ad esempio, un minore impatto sulle infrastrutture esistenti, movimenti più veloci e precisi, maggiore flessibilità operativa e la capacità di autodeterminare i percorsi ottimali.

 

Ricaricare gli AGV

Oltre alla tipologia di funzionamento, in fase di progettazione o ammodernamento dei magazzini e dei processi logistici, è bene considerare anche i sistemi di alimentazione utilizzati dai veicoli. Alcuni AGV non prevedono la sostituzione della batteria, ma vengono semplicemente inviati a postazioni di ricarica lungo il percorso (biberonaggio) e si prestano quindi a utilizzi non intensi; nei mezzi che invece richiedono il cambio della batteria le operazioni di sostituzione possono avvenire, sempre all’interno di apposite zone, in modo completamente automatico o con l’ausilio di un operatore. Chiaramente le diverse tecniche di ricarica influiscono sulla durata operativa, sui periodi di inattività e sul personale impiegato, con costi di manutenzione variabili e da ponderare attentamente in base agli usi e al magazzino.

In conclusione, si può comunque affermare che gli AGV, indipendentemente dalla tipologia di funzionamento e ricarica, offrono la possibilità di incrementare i livelli di flessibilità ed efficienza dei processi aziendali e si prestano particolarmente a quei settori (come il Post & Parcel) dove velocità di esecuzione, puntualità del servizio e precisione nelle operazioni risultano le principali chiavi competitive all’interno di uno scenario economico estremamente dinamico.