Nell’era della Quarta Rivoluzione Industriale i dati sono considerati “il nuovo petrolio”. La loro raccolta e analisi restituisce la fotografia di ciò che succede all’interno dell’impianto in tempo reale: dal corretto funzionamento dei macchinari al consumo energetico, al monitoraggio della qualità del prodotto finito.
Quest’analisi consente di individuare segnali che potrebbero indicare il malfunzionamento di un macchinario o di un componente. Problemi, che se non risolti prontamente, potrebbero generare stop alla produzione non previsti, che rappresentano costi molto elevati per le aziende.
Non solo: monitorando il consumo dell’energia e di tutte le risorse necessarie alla produzione le aziende possono individuare le inefficienze ed elaborare strategie di ottimizzazione delle risorse, riduzione dei costi e dell’impatto ambientale delle attività produttive.
Per le aziende che intraprendono questo percorso di transizione digitale la sfida è quella di affrontare una complessità sempre crescente. Una complessità derivante dal moltiplicarsi dei macchinari e dei dispositivi connessi (e quindi dei dati raccolti) e dall’integrazione di tecnologie e sistemi vecchi, altamente personalizzati e che spesso “parlano” linguaggi diversi.
Un bisogno di efficienza e semplicità che deve coniugarsi con la necessità di avere soluzioni complete, in grado di liberare tutto il potenziale dei dati raccolti e che possano, al tempo stesso, adattarsi al particolare contesto di ciascuna impresa, ai suoi bisogni e ai suoi obiettivi di crescita.
Spesso l’approccio scelto per sfruttare i vantaggi del Cloud Computing - e dei servizi che abilita, come il condition monitoring e la manutenzione predittiva - è quello di scegliere partner diversi per i diversi layer che compongono una soluzione Cloud completa.
Un approccio poco efficiente e dispendioso, poiché comporta la necessità di affidarsi a system integrator, oltre che investimenti più alti per l’acquisto e la gestione dell’infrastruttura.
Questo spiega la crescente adozione delle soluzioni as-a-Service nell’industria. Le aziende che optano per questo approccio si affidano a provider di soluzioni integrate, che consentono di sfruttare i vantaggi del Cloud Computing, accompagnate da software dedicati al campo di applicazione specifico.
La scelta dell’approccio as-a-Service abilita diversi vantaggi per l’impresa in termine di sostenibilità economica, ambientale e sociale, che includono:
SEW-EURODRIVE ha sviluppato un portfolio di soluzioni as-a-Service innovativo, completo e scalabile che riduce tutte queste complessità per le aziende e che le aiuta, al tempo stesso, a liberare il potenziale dei dati.
Al centro di quest’offerta vi è DriveRadar, piattaforma software per la gestione degli asset che integra componenti, macchine, sistemi e interi stabilimenti, oltre i confini aziendali, in una rete digitale.
DriveRadar monitora continuamente e in tempo reale lo stato dell’impianto tramite un sistema di sensori che rileva diversi parametri, come ore di lavoro, velocità operativa, moti vibrazionali, quantità di lubrificante, temperatura e condizioni del lubrificante, temperature ambientali e dei singoli componenti.
Grazie a queste informazioni le aziende possono ottimizzare la gestione della manutenzione degli asset, compiendo il salto da un approccio reattivo a uno predittivo. L’offerta si completa con una serie di servizi basati sulla piattaforma e rivolti a implementare una digitalizzazione sia a livello orizzontale (grazie ai Servizi Digitali) che verticale, attraverso i Servizi Smart, particolarmente rilevanti per le aziende prive di una propria architettura Cloud.
Si tratta di servizi accessibili da tutti i supporti digitali, grazie alla DriveRadar IoT Suite (per il condition monitoring e la predictive maintenance) e la IoT App, che fornisce un supporto alla manutenzione degli asset, grazie alla possibilità di ricevere allarmi che segnalano anomalie e suggerimenti su come intervenire.
Un concetto che l’azienda ha ulteriormente sviluppato con APPredict, applicazione web-based per smartphone, tablet e PC, progettata per monitorare lo stato di salute del motoriduttore e ricevere supporto in tempo reale e da remoto.
L’app sfrutta dati (dati vibrazionali, durata effettiva dell’olio, tempi di lavoro) rilevati da sensori wireless installati direttamente sui riduttori per monitorare in tempo reale lo stato della macchina, analizzare trend e inviare allarmi via e-mail o Telegram in caso di anomalie.
Grazie al supporto online, inoltre, l’azienda può avviare velocemente e senza errore le procedure di riparazione. APPredict rende il monitoraggio e la manutenzione di ciascun componente più semplice e immediato.
Si tratta quindi di un vero e proprio portfolio di soluzioni in grado di offrire un potenziale importante per prolungare l’affidabilità degli impianti produttivi e ottimizzare la gestione delle macchine, facendo leva sul potere di un approccio basato interamente sui dati.