La digitalizzazione delle fabbriche in ottica Industry 4.0 ha portato alla ribalta la centralità dell’intralogistica come anello fondamentale per abilitare i principi della lean production e dello smart manufacturing. Ecco perché molti progetti di innovazione si concentrano proprio in quest’area, con l’introduzione di tecnologie avanzate come droni e veicoli a guida autonoma (AGV).
La gestione efficiente dei flussi di merci e materiali all’interno delle aziende è indispensabile per concretizzare le moderne logiche industriali, con la possibilità di produrre in modo economico anche piccoli lotti (ridotti addirittura alla singola unità) e di minimizzare le scorte secondo la filosofia just-in-time.
Con la distribuzione dei dispositivi intelligenti e l’integrazione dei sistemi gestionali delle aziende lungo la supply chain, è possibile ottenere una visibilità senza precedenti sui processi della filiera, migliorando l’efficienza nell’organizzazione delle attività produttive.
Le soluzioni di data management e analytics permettono di collezionare, incrociare e processare le informazioni IoT e multisource (provenienti dai sistemi informativi aziendali, dalle piattaforme di ecommerce, dai social network ecc..), fornendo indicazioni e previsioni utili per gestire gli asset e regolare i cicli produttivi.
Tutti i processi vengono ridefiniti per massimizzare l’efficienza e la continuità operativa, potenziando i meccanismi di automazione (il futuro della fabbrica intelligente sarà infatti la completa capacità di autoregolarsi dinamicamente in base alle contingenze).
È chiaro che in un contesto teso alla massima efficienza ogni ingranaggio deve funzionare alla perfezione: l’intralogistica ha un ruolo di primo piano per garantire la continuità produttiva e la velocità di time-to-market.
Le soluzioni di automazione sono da tempo protagoniste in tutte le operazioni di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking, ma oggi i progressi della tecnologia hanno introdotto sistemi sempre più evoluti in ottica smart.
Si pensi ad esempio ai Cobot, i robot collaborativi antropomorfi che affiancano le persone all’interno di uno spazio condiviso, svolgendo compiti specifici via via affinati grazie al machine learning. Dotati di telecamere, bracci meccanici e utensili, questi sistemi infatti non vengono programmati a monte (come le più comuni soluzioni di automazione) ma apprendono procedure o percorsi direttamente sul campo.
Tra le tecnologie d’avanguardia, gli AGV (Automated Guided Vehicles) applicati all’intralogistica rappresentano una soluzione altamente flessibile per il picking e la movimentazione dei materiali. Sempre più spesso infatti vengono utilizzati per il collegamento dei magazzini automatici alle linee di assemblaggio e produzione, per il posizionamento e il prelievo a scaffale oppure per caricare direttamente i camion con ribalta.
Si tratta di veicoli senza pilota che seguono un percorso predefinito sfruttando diverse tecnologie: a induzione, guida il veicolo utilizzando il riferimento dato dai cavi elettrici inseriti nel pavimento; amagneti, controlla il veicolo basandosi su un tracciato di percorrenza costituito da piccoli magneti disposti a intervalli regolari nel pavimento ; oppure utilizzando un laser che legge la distanza di un oggetto degli specchi catarifrangenti apposti alle pareti.
Gli AGV possono essere ricaricati attraverso il biberonaggio in apposite stazioni lungo il percorso, mentre per alcuni tipi di modelli è prevista una sostituzione della batteria (automatica o assistita).Sollevando gli operatori dagli incarichi più usuranti e ripetitivi, gli AGV offrono la possibilità di riqualificazione verso mansioni a più alto valore aggiunto, oltre a consentire maggiore efficienza e continuità eliminando l’errore umano.
Tra le sperimentazioni di ultima frontiera, si stanno diffondendo anche i progetti per la gestione automatica dell’inventario del magazzino attraverso l’utilizzo di droni.
Dotati di telecamera, misuratore di distanza e reader per l’identificazione tramite codici a barre o altra tecnologia, i velivoli intelligenti eseguono un batch di istruzioni per le operazioni di inventario in totale autonomia, percorrendo l’intera superficie dell’impianto e visionando la scaffalatura designata (il lavoro di documentazione viene eseguito scattando foto ai pallet e leggendo i codici apposti sulle merci).
Il controllo delle scorte eseguito manualmente è un’operazione time-consuming che sottrae gli operatori dalle attività quotidiane per diverse ore. L’impiego di droni invece permette di automatizzare le procedure di catalogazione e conteggio, riducendo il rischio di infortuni alle persone, evitando lo spreco di ore-uomo, garantendo maggiore continuità (le macchine possono coprire tutti i turni senza interruzioni e lavorare anche fuori dall’orario di lavoro).
Si evince che, in tema di evoluzione dell’intralogistica, la tendenza verte sempre di più sulla gestione automatizzata delle movimentazioni e delle operazioni di magazzino. La strada percorsa segue i progressi della robotica e delle soluzioni intelligenti sulla spinta dell’Industry 4.0.