L’adozione di sistemi per un’automazione flessibile e soluzioni di energy management hanno un ruolo rilevante nell’ottimizzazione della produzione e nella riduzione dei costi. La capacità di “fare di più con meno” è, infatti, un requisito imprescindibile per sostenere i ritmi serrati della competizione internazionale. Le aziende manifatturiere devono essere in grado di soddisfare le richieste mutevoli del mercato, riducendo i costi di produzione e ottenendo nuovi margini di guadagno, garantendo una personalizzazione di massa sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale. La progettazione dei moderni impianti industriali punta quindi a sfruttare l’automazione e la digitalizzazione per disegnare linee flessibili, in grado di adattarsi a diverse tipologie di produzione, ed efficienti sotto il profilo dei consumi energetici.
Oggi i consumatori chiedono prodotti sempre più personalizzati, ricchi di opzioni e varianti, con tempi di consegna rapidissimi; l’e-commerce ha contribuito ad accelerare la tendenza, mettendo a disposizione dell’acquirente un catalogo con varianti pressoché infinite tra cui scegliere, promettendo la delivery in pochissimo tempo. Le aziende manifatturiere sono così messe sotto pressione, perché devono garantire sia prodotti personalizzati fino al minimo dettaglio (si parla di mass customization per indicare la portata e l’estensione generalizzata del fenomeno) sia la convenienza economica nel lavorare anche piccoli lotti, che possono ridursi alla singola unità.
Da qui la necessità di ricorrere a un’automazione flessibile, con impianti in grado: di adattarsi rapidamente in base alla produzione, senza costose modifiche strutturali ma grazie alla semplice parametrizzazione dei macchinari; di garantire la sostenibilità dei processi manifatturieri, riducendo i costi ed eliminando qualsiasi spreco, anche grazie a una gestione intelligente dell’energia.
I sistemi di recupero e gestione intelligente dell’energia rappresentano uno dei fattori chiave per ridurre i costi di fabbrica e soddisfare la variabilità delle produzioni, minimizzando i consumi dell’impianto con un duplice risvolto: contribuire agli obiettivi di profitto del business e garantire processi sostenibili anche dal punto di vista ambientale, riducendo i consumi e le emissioni di CO2.
Un impianto progettato attraverso sistemi di automazione digitalizzati, connessi e flessibili e che ottimizzano l’efficienza energetica, non solo utilizza macchinari a basso consumo e alto rendimento, ma promuove anche la gestione intelligente dell’alimentazione elettrica, convogliando dinamicamente le risorse in eccesso verso le macchine che necessitano di maggiore energia.
La razionalizzazione del dispendio energetico permette di preservare la funzionalità delle macchine e quindi assicurare la continuità operativa dell’impianto, riducendo il rischio di guasti e fermi.
Sul mercato esistono attualmente soluzioni specifiche per soddisfare le esigenze di flessibilità produttiva e concretizzare i benefici derivanti dall’energy management intelligente.
Si tratta di sistemi modulari per l’automazione di fabbrica, che, all’estrema adattabilità funzionale per coprire le diverse necessità manifatturiere, abbinano l’utilizzo di super-condensatori (storage) e tecnologie per la gestione ottimizzata dell’energia.
La distribuzione razionale e controllata delle risorse energetiche permette di ottenere infatti vantaggi significativi, con l’obiettivo finale di ridurre i costi e le emissioni e aumentare allo stesso tempo la flessibilità di produzione e la produttività.
L’energy management intelligente permette di:
Le soluzioni per la gestione intelligente dell’energia si prestano particolarmente a due casistiche: macchinari che richiedono frequenti picchi di potenza oppure che necessitano di grandi quantità di energia.
Nella prima classe, rientrano ad esempio sistemi di trasporto verticali, come i trasloelevatori nei magazzini automatizzati, le gru per costruire grattacieli, i sollevatori per le movimentazioni intralogistiche e di factory automation, gli elevatori nell’automotive. La razionalizzazione energetica permette in questo caso di abbattere i picchi di potenza e riutilizzare le risorse dei super-condensatori, tagliando sulla bolletta.
La seconda categoria invece raggruppa i macchinari usati tipicamente nei settori che richiedono produzioni H24; si pensi, ad esempio, alle isole robotizzate pick and place oppure alle navette di trasporto su binario e agli Automated Guided Vehicle. L’obiettivo principale è evitare fermi di produzione in caso di black-out, utilizzando l’energia accumulata nello storage.
Insomma, la combinazione di un’automazione flessibile con sistemi di energy management intelligenti permette di realizzare produzioni in linea con le necessità del business e sostenibili sotto il profilo dei consumi energetici, nonché dei costi operativi. Tuttavia, per ottenere il massimo dalle soluzioni implementate occorre a monte uno studio attento dei processi, così da determinare le aree dove ottenere i maggiori ritorni e ottimizzare gli investimenti. Rivolgersi a un partner di consolidata esperienza e con competenze specifiche sul comparto di riferimento è certamente una mossa preferibile per aumentare e accelerare i benefici delle soluzioni implementate.