I risultati di una cultura basata sul consumo eccessivo di materie plastiche sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti noi. Milioni di tonnellate di plastica infestano mari ed oceani, un tempo incontaminati, spesso in luoghi molto remoti rispetto ai centri urbani dove i consumi si concentrano.
Una recente ricerca europea stima che ogni anno 4,8-12,7 milioni di tonnellate di plastica vengono riversate in mare ed entro il 2050 il peso delle materie plastiche che inquinano gli oceani supererà il peso di tutti i pesci viventi!
È quindi fondamentale agire subito se vogliamo mantenere il nostro pianeta vivibile e, allo stesso tempo, crescere in modo sostenibile.
A questo riguardo la comunità europea ha intrapreso alcune azioni concrete: dal 1 luglio 2021 l’utilizzo delle plastiche monouso sarà bandito. Questo comporterà l'eliminazione di oggetti monouso quali cotton fioc, posate di plastica che sono tra gli inquinanti più’ frequentemente recuperati nei nostri mari. Inoltre, l’unione europea promuove il nuovo Green Deal europeo, un piano pluriennale che trasformerà l’Europa in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo dell’utilizzo delle risorse e competitiva, assicurando che:
Il termine economia circolare comprende molteplici attività tra cui, il design eco sostenibile, l’eliminazione di sprechi, l'uso efficiente dell'energia e il riciclo, con la finalità di affrontare e ridurre il problema dell'inquinamento ambientale. Infatti, progettare prodotti eco-sostenibili, facilmente riciclabili ed energicamente efficienti, usando meno risorse, permette di produrre beni durevoli facili da riciclare in altri beni durevoli di qualità. Come risultato, ristabiliamo le risorse sempre ai loro livelli iniziali eliminando virtualmente gli sprechi. Questa transizione comporterà inoltre un effetto positivo sulle nostre vite, migliorando qualità e salute. Risparmieremo sempre più risorse naturali, ridurremo la dipendenza europea da risorse straniere, alimenteremo la creazione di industrie più pulite, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro e impulso ad ulteriori sviluppi tecnologici.
In questa visione, il riciclo della plastica è un fattore fondamentale per consentire la transizione verso un’economia circolare. Il settore in Europa è in rapida crescita; Secondo l’associazione Plastic recycler europe il settore rappresenta €3 miliardi di euro in fatturato, 8.5 milioni di tonnellate di capacità installata, 600 aziende ed oltre 20,000 addetti. Inoltre, con il riciclo delle materie plastiche si possono ridurre le emissioni di CO2 fino all’80%.
Tra gli aspetti chiave per ottenere tali risultati, si annovera l'innovazione tecnologica, in particolare, grazie all’uso di soluzioni di automazione moderne, efficienti e flessibili.
Vediamo il dettaglio di alcuni macchinari automatici usati negli impianti di riciclaggio e quali caratteristiche gli utenti finali richiedono ai costruttori di tali macchine automatiche.
Il riciclo meccanico della plastica tipicamente segue il seguente flusso: i materiali vengono raccolti, smistati, triturati, all’occorrenza lavati per togliere quelle parti contaminate che potrebbero essere dannose nelle lavorazioni successive, ulteriormente macinati per ridurre la pezzatura ed infine stoccati prima di essere poi estrusi per creare nuovi manufatti in plastica.
In questo processo gli agitatori svolgono il ruolo fondamentale di mescolare i materiali triturati duranti i vari stadi di lavorazione, al fine di rendere i frammenti il più omogenei possibili. Ciò garantisce che, quando i frammenti vengono sciolti ed estrusi, producano oggetti riciclati uniformi e di buona qualità.
Gli agitatori inoltre devono funzionare in modo efficiente per non inficiare l’economia del processo di riciclo, essere robusti per miscelare in modo continuativo senza costose interruzioni dell’impianto, e flessibili dato che le materie plastiche da mescolare possono essere molto diverse a seconda del tipo di impianto di riciclo. Per esempio, gli impianti di riciclo del PET usato nelle bottiglie di plastica, hanno caratteristiche molto differenti rispetto agli impianti che riciclano la plastica utilizzata in elettrodomestici o apparecchi elettronici.
Anche le condizioni ambientali possono variare moltissimo in funzione della localizzazione dell’impianto determinando quindi la scelta privilegiata di componenti elettromeccanici in grado di funzionare in diverse situazioni di temperatura e umidità.
La gamma di riduttori industriali a coppia elevata e robusti della serie X di SEW EURODRIVE è stata sviluppata per assicurare ai costruttori di macchine di fornire agitatori efficienti, robusti e flessibili, rispondendo alle esigenze di riciclo di diverse materie plastiche.
Robustezza, taglie finemente spaziate e carcasse ribaltabili sono tra le caratteristiche principali di questa collaudata serie di riduttori. La nuova serie Generation X si basa su queste caratteristiche e assicura un vantaggio in termini di efficienza, esperienza ed eccellenza: i riduttori industriali possono essere adattati individualmente e con precisione alle singole esigenze di applicazione in termini di funzionamento e ambiente, producendo risultati di massima efficienza, maggiore sicurezza e maggiore durata, anche in condizioni operative difficili. Si tratta infatti di soluzioni specifiche rinforzate per agitatori e mescolatori in grado di sostenere i carichi assiali e radiali che possono agire sull’asse lento del riduttore.
Per affrontare il progetto del tuo prossimo agitatore, rispondendo alle richieste di flessibilità, efficienza e robustezza richieste dal gestore dell’impianto di riciclo delle materie plastiche, i nostri esperti sono a disposizione per spiegare come usare al meglio i riduttori della serie X.