Digitalizzazione e sostenibilità sono tra i maggiori driver di cambiamento che stanno spingendo le aziende che operano nell’industria a ricercare una sempre maggiore flessibilità ed efficienza nei processi. Queste sfide, seppur trasversali a tutta l’industria, diventano ancora più rilevanti in alcuni settori che per loro natura sono particolarmente interessati.
Tra questi vi è il settore del packaging, che nel tempo ha assunto un ruolo sempre più importante nel definire l’identità del prodotto e dell’azienda: ben lontano dall’essere unicamente funzionale, il packaging del prodotto è un manifesto della brand identity e dei valori della cultura aziendale.
Ed è per questo che anche nel confezionamento dei prodotti le aziende hanno puntato sulla personalizzazione. A questa sfida si è aggiunta poi quella della sostenibilità: in un mercato sempre più attento all’impatto ambientale dei prodotti, il packaging è il primo biglietto da visita per comunicare l’impegno aziendale su questo fronte. Una domanda di personalizzazione che fa i conti anche con i ritmi del mercato, sempre più stringenti.
Per i produttori dei macchinari impiegati nel packaging queste esigenze si traducono nella sfida di sviluppare macchinari altamente flessibili, che possono facilmente adattarsi alle diverse specifiche del prodotto e in grado di garantire processi efficienti - dal punto di vista delle risorse impiegate - e continuativi.
Il legame tra le tecnologie digitali e la sostenibilità è ormai accertato: la stessa Commissione Europea ha sottolineato, in diversi documenti di policy analisi, come l’industria europea non potrà diventare sostenibile senza prima implementare i paradigmi di digitalizzazione alla base di Industria 4.0.
Infatti, solo un approccio di monitoraggio in tempo reale di quello che accade durante i processi può consentire alle aziende del packaging di avere piena visibilità sull’efficienza all’interno della fabbrica e sui consumi energetici.
La scelta delle tecnologie è cruciale: la flessibilità deve infatti essere implementata già a livello di configurazione delle linee, a partire dalle tecnologie di movimentazione. Grazie alla digitalizzazione dell’elettromeccanica è oggi possibile portare l’automazione dove è necessario, attraverso azionamenti, motoriduttori e riduttori intelligenti e compatti.
Va inoltre ricordato che le stesse tecnologie digitali hanno un impatto ambientale e che quindi l’efficienza energetica e la sostenibilità devono essere ricercate già nella scelta delle tecnologie, a partire dai motoriduttori che devono assicurare ottime prestazioni dal punto di vista energetico, oltre a poter abilitare la trasmissione dei dati per il condition monitoring. Il tutto concentrato in dimensioni ridotte per favorire un’automazione flessibile e modulare.
Vantaggi che le aziende possono abilitare grazie all’interfaccia motore digitale MOVILINK DDI®, che trasmette i dati di potenza, freni e diagnosi dal convertitore di frequenza al motore. La tecnologia a cavo singolo che permette uno scambio di dati continuo e senza interruzioni e un’alta flessibilità anche a livello di applicazioni. Che si tratti di una topologia di installazione centralizzata o decentralizzata, di un motore sincrono, asincrono o lineare, MOVILINK DDI combina a questa flessibilità l’alta efficienza energetica dei motori e l’estrema facilità d'installazione.
Le aziende che necessitano di sistemi di azionamento integrati e compatti possono invece affidarsi a MOVIGEAR®, costruito per poter essere utilizzato in maniera flessibile nelle diverse infrastrutture di comunicazione.
MOVIGEAR è un sistema che integra, in una struttura compatta, un motore sincrono ad eccitazione permanente, riduttore ed elettronica di regolazione. Integrazione che permette alle aziende di ridurre lo spazio di montaggio rispetto a potenze simili. Inoltre, grazie al motore con classe di rendimento IE4 è possibile ridurre i consumi del 50% rispetto a sistemi convenzionali.
Il sistema è disponibile in due versioni, la classica - particolarmente adatta ad ambienti umidi - e la versione performance, che offre un’efficienza ancora maggiore grazie al motore IE5. MOVIGEAR Performance è dotato di un’interfaccia digitale integrata che permette di trasmettere i vari segnali dei sensori dal motore al convertitore di frequenza senza ulteriori operazioni di installazione. La comunicazione avviene tramite interfacce bus di campo come PROFINET IO, EtherNet/IPTM e Modbus TCP, nonché ingressi e uscite digitali integrati.
Sempre nella gamma di prodotti dedicata agli azionamenti decentralizzati, MOVIMOT® abbina un motoriduttore con convertitore di frequenza digitale sviluppato sulla base della piattaforma di automazione modulare MOVI-C®. MOVIMOT è disponibile in tre versioni - Advanced, Flexible e Performance - ed è la scelta ideale per i costruttori di macchine e impianti per il trasporto e la movimentazione dei materiali e per gli utilizzatori che necessitano di un sistema efficiente, con ingombri ridotti, elevate performance ed estrema flessibilità, semplicità e rapidità di installazione nonché ridotto numero di varianti.
Tecnologie che aiutano le aziende del packaging a portare connettività e intelligenza dove vi è bisogno, per una produzione più flessibile e sostenibile.