L’Industrial Internet Of Things, grazie al proliferare dei dispositivi intelligenti all’interno degli ambienti produttivi e logistici, si sta rivelando il principale motore propulsivo dello Smart Manufacturing, scatenando una vera e propria rivoluzione all’interno delle fabbriche di tutto il mondo. In questo contesto effervescente, l’applicazione delle tecnologie IoT sta portando grandi benefici anche sul fronte delle movimentazioni stazionarie e mobili, con guadagni significativi in termini di efficienza e flessibilità.
Prima di analizzare lo scenario tecnologico, è doverosa una premessa relativa alla trasformazione strutturale del settore manifatturiero e conseguentemente della distribuzione. Indipendentemente dall’ambito applicativo (Automotive, Food & Beverage, Airport, Post & parcel, e così via), si assiste alla richiesta sempre più pressante di articoli personalizzati e alla moltiplicazione di modelli e varianti: con l’avvento della digitalizzazione e dell’e-commerce, il consumatore sta diventando sempre più esigente, guadagnando potere rispetto alle scelte di acquisto e alle tendenze del mercato. Alle aziende si richiede quindi la capacità di soddisfare una domanda sempre più frammentata e gestire con flessibilità piccoli lotti di produzione, accelerando i tempi di consegna e migliorando l’efficienza logistica. La ricetta vincente per superare la sfida si traduce in una serie di azioni mirate all’ottimizzazione dei processi: implementazione di framework operativi e strategici orientati alla produzione lean e just-in-time; adozione di componenti green ovvero efficienti sotto il profilo dei consumi energetici; sviluppo di infrastrutture IoT che permettono le interazioni machine-to-machine, la raccolta e l’analisi dei dati, le applicazioni di manutenzione predittiva; l’utilizzo di soluzioni modulari e facilmente convertibili a seconda della produzione, in grado di restituire all’impianto un altissimo livello di flessibilità.
A fronte delle nuove logiche di fabbrica, la movimentazione delle merci e dei materiali diventa un anello della catena fondamentale per fare funzionare l’intero meccanismo, poiché contribuisce sostanzialmente all’ottimizzazione e alla continuità di lavorazione nei passaggi tra una stazione e l’altra.
Da qui il ricorso a soluzioni di movimentazione stazionaria e mobile personalizzate e riconfigurabili in base alle peculiarità del settore e ai lotti di produzione. La parola d’ordine è minimizzare gli interventi strutturali dell’impianto, riducendo sia la complessità di progettazione sia i costi di esercizio. L’adozione di percorsi di trasporto con pacchetti preconfigurati e scalabili, che garantiscono una perfetta integrazione tra la tecnica di azionamento e i processi produttivi, può essere un’efficace alternativa per ottenere risparmi sui tempi di implementazione e sui consumi energetici. Le soluzioni predefinite garantiscono infatti il massimo risultato su applicazioni specifiche con tempistiche di installazione minime, proprio perché offrono una combinazione di componenti (trasportatori a catena, nastri a rulli, sollevatori, portali e così via) studiata e prevalidata per esigenze tipiche di settore. Inoltre, l’intelligenza a bordo dei macchinari, grazie ai progressi tecnologici portati dall’IIoT e dall’automazione, permette di modulare la potenza dei sistemi di azionamento in base alle necessità di produzione e movimentazione contingenti. Gli stessi sensori IoT permettono anche di attivare meccanismi di predictive manteinance, grazie alla capacità di rilevare informazioni relative alle condizioni ambientali e allo stato di funzionamento delle macchine; attraverso le reti di comunicazione, questi dati vengono quindi trasmessi ai sistemi informativi aziendali e qui elaborati per comprendere lo stato di salute delle macchine e prevedere eventuali guasti imminenti, intervenendo preventivamente.
Sul fronte della movimentazione mobile, invece, l’IIoT e l’intelligenza artificiale stanno aprendo la strada ad applicazioni di nuova generazione: è il caso degli AGV (Automated Guided Vehicles), ovvero i veicoli autoguidati, che permettono di configurare in modo flessibile il trasporto interno di merci, l’assemblaggio di materiali, senza la necessità di costose e invasive ristrutturazioni dell’impianto. Gli AGV consentono la massima libertà dal punto di vista: delle tecniche di ricarica e accumulo di energia; delle modalità di carico e del compito di trasporto; della navigazione (la traccia può essere posizionata sul pavimento, disposta come loop induttivo o configurata liberamente nello spazio per un sistema di localizzazione e mappatura simultanea). Anche nel caso della movimentazione mobile, quindi, i benefici dell’Industrial Internet Of Things possono essere sintetizzati in maggiore flessibilità ed efficienza, che permettono alle aziende di soddisfare in modo puntuale ed efficace le severe richieste del mercato.
Insomma, l’innovazione portata dai sensori e dai dispositivi intelligenti, passando attraverso le reti e i sistemi analitici, sta radicalmente trasformando i processi a qualsiasi livello: non solo per le più complesse operazioni di lavorazione dei materiali e assemblaggio dei componenti, ma anche rispetto alla movimentazione e alla logistica. Proprio da questa evoluzione sinergica, layer dopo layer, le aziende possono cogliere la tanto auspicata rivoluzione operativa e strategica che passa sotto il nome di Industria 4.0.